Nel marzo 2016 la deputata europea francese Michele Rivaci, da anni impegnata nella tutela dei malati ambientali e nella promozione di limiti di sicurezza più cautelativi per i campi elettromagnetici, ha lanciato una petizione nazionale di medici e operatori sanitari francesi per richiedere al governo il pieno riconoscimento dei diritti delle persone affette da Elettrosensibilità, anche detta Ipersensibilità Elettromagnetica.
A.M.I.C.A. ne propone qui la traduzione in italiano a cura di Francesca Romana Orlando.
Appello dei medici francesi e degli operatori sanitari
“Per il riconoscimento della ipersensibilità elettromagnetica (EHS)”
Noi, medici, professionisti scienziati e sanitari, dopo l’appello di Friburgo lanciato nel 2002 da medici e operatori sanitari, abbiamo osservato durante le nostre consultazioni, l’aumento terrificante di malattie gravi e croniche tra nostri pazienti, come:
Sintomi rilevati a seguito dell’uso del telefono cellulare:
– Dolori e/o calore a livello delle orecchie;
– Disturbi della sensibilità con casi di disestesia (intorpidimento, bruciore e formicolio) a livello del viso, capelli o braccia.
Sintomi invalidanti in modo progressivo e permanente:
-Mal di testa, associata a dolori e rigidità del collo;
– Acufene e iperacusia;
– Disturbi visivi;
– Anomalie della sensibilità legate a sensazioni di disagio;
– Lesioni cutanee con sensazione di bruciore e prurito;
– Disturbi muscolari (spasmi, mialgie, fascicolazioni), così come disturbi articolari;
– Disturbi cognitivi.
In una seconda fase:
– Insorgenza di disturbi cognitivi acuti (deficit dell’attenzione e amnesia);
– Disturbi digestivi e delle vie urinarie;
– Insonnia, stanchezza cronica e potenziale tendenza alla depressione.
Per finire, in assenza di un adeguato trattamento, si sono osservate lesioni anatomiche irreversibili.
Per quanto riguarda i bambini: mal di testa, disturbi del sonno così come la dislessia, deficit dell’attenzione, perdita di memoria e disturbi del comportamento.
Dato per scontato che siamo ben consapevoli del contesto sociale e delle abitudini dei nostri pazienti, abbiamo spesso osservato correlazioni di tempo e spazio fra l’insorgenza dei disturbi di cui sopra e l’esposizione o l’aumento dell’esposizione alle onde elettromagnetiche in casi come:
– La costruzione di stazioni radio base di telefonia cellulare vicino ai luoghi di vita o di lavoro;
– L’uso intensivo del telefono cellulare;
– L’uso del telefono cordless a casa o sul posto di lavoro.
La Dichiarazione Scientifica Internazionale di Bruxelles sull’Ipersensibilità Elettromagnetica (EHS) e sulla Sensibilità Chimica Multipla, siglata nel maggio 2015 da scienziati e operatori sanitari provenienti da tutto il mondo, specifica che sono stati osservati dei marcatori biologici su pazienti che soffrono di EHS, sono indicatori che permettono di identificare l’esistenza di patologie debilitanti.
E’ davvero ora che le Autorità Sanitarie Francesi riconoscano queste patologie.
In Francia, il tribunale di Tolosa responsabile di controversie relative alla disabilità ha sentenziato che una donna non era in grado di lavorare a causa dell’effetto invalidante delle onde elettromagnetiche e del Wi-Fi. È un primo passo, ma la volontà politica di affrontare questo problema è ancora assente.
Anche se è ancora aperta una controversia scientifica su questo tema, bisogna fare di tutto per prendersi cura di questi pazienti. Questi pazienti esistono e dobbiamo alleviare la loro sofferenza. Bisogna fare degli sforzi politici al fine di informare l’opinione pubblica sull’impatto sulla salute delle onde elettromagnetiche.
Noi, pertanto, chiediamo a gran voce allo Stato francese e più in particolare al Ministro della Salute, Marisol Touraine, di prendere in considerazione l’impatto delle onde elettromagnetiche come prima preoccupazione per la salute pubblica e di fare il possibile per occuparsi dei problemi con cui i pazienti sopra descritti devono convivere.
Per essere in sintonia con il principio di precauzione, abbiamo chiesto al nostro governo di prendere tutti le misure ragionevoli per ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici, soprattutto per i bambini in età scolare.
Dovrebbero essere intraprese ricerche approfondite e indipendenti e dovrebbero essere garantite delle “zone bianche” (santuari per Elettrosensibili) alle persone che soffrono di Elettrosensibilità.
Inoltre, le decisioni prese da diversi Organismi Dipartimentali per Disabili (MDPH) per Riconoscere
la Elettrosensibilità come una disabilità dovrebbero essere seguite da tutti gli altri Organismi Dipartimentali per Disabili sul territorio francese.
Se si desidera firmare questo appello come medico o operatore sanitario, è possibile inviare una email a:
justine.arnaud@michele-rivasi.eu
Laurence Abeille Michèle Rivasi
Deputato europeo