Il Governo del Massachusetts ha valutato nel corso del 2017 due proposte di legge per ridurre le esposizioni a campi elettromagnetici da radiofrequenza nei luoghi pubblici, soprattutto nelle scuole e i cittadini hanno avuto la possibilità di esprimere la propria opinione e di presentare le loro richieste. Questa è la testimonianza di un medico ospedaliero, mamma di due bambini che hanno dovuto rinunciare a frequentare le scuole a causa delle loro reazioni ai campi elettromagnetici presenti nell’ambiente scolastico.
Testimonianza davanti al Governo del Massachusetts a sostegno delle due leggi: Legge H2030 volta a migliorare la gestione di Internet senza fili nelle scuole e negli istitutii pubblici di istruzione superiore e Legge S.2079 per la riduzione dell’esposizione alle radiazioni non ionizzanti nelle scuole
Presentato dalla Dott.ssa XXX (non è indicato il nome per rispettare la privacy), Medico, DTM&H il 9 aprile 2017
Presentata al Comitato Congiunto per l’Istruzione
Membri del Comitato, Sponsor, Co-Sponsor, Dipartimento di Salute Pubblica, Dipartimento dell’Istruzione Elementare e Secondaria del Massachusetts, Ufficio del Procuratore Generale del Massachusetts and Gabinetto del Governatore.
Indirizzata ai seguenti uffici:
Barbara.l’Italien@masenate.gov; Jason.Lewis@masenate.gov; Mike.Barrett@masenate.gov; Patricia.Jehlen@masenate.gov; Patrick.OConnor@masenate.gov; Sonia.Chang-Diaz@masenate.gov; Alice.Peisch@mahouse.gov; Bud.Williams@mahouse.gov; Chris.Walsh@mahouse.gov; Chynah.Tyler@mahouse.gov; Diana.DiZoglio@mahouse.gov; James.Cantwell@mahouse.gov; James.Kelcourse@mahouse.gov; John.Rogers@mahouse.gov; Kimberly.Ferguson@mahouse.gov; Paul.Tucker@mahouse.gov; Rep.Smitty@mahouse.gov; Michael.Moore@masenate.gov; Angelo.Puppolo@mahouse.gov; Jack.Lewis@mahouse.gov; Carolyn.Dykema@mahouse.gov; Robert.Knorr@state.ma.us; Monica.Bharel@state.ma.us; Erin.Collins@state.ma.us; Aaron.Carty@masenate.gov; agocommunityengagement@state.ma.us; Donald.Boecke@state.ma.us; odl@doe.mass.edu; Kenneth.A.Klau@state.ma.us;
Pregiati Legislatori e Funzionari Pubblici,
Vi prego di prendere in considerazione le preoccupazioni dei vostri componenti che hanno un’alta formazione sui rischi per la salute derivanti dalle tecnologie di comunicazione senza fili nelle classi scolastiche. Vi ringrazio per aver preso in considerazione le leggi H. 2030 e S. 2079 riguardanti l’uso sicuro della tecnologia nelle nostre scuole e aule.
Nonostante le campagne dell’industria volte a creare delle controversie nella letteratura scientifica, attraverso il “progetti di studio creativi”(1), il peso attuale delle prove dimostra che ci sono danni evidenti derivanti dalle tecnologie di comunicazione senza fili. Il numero delle prove qualificate e delle testimonianze raccolte fin dagli anni ’50 è così grande, che negarlo sarebbe come negare la legge di gravità.
Come ex assistente medico scolastico e come medico internista, ho trascorso la maggior parte della mia carriera ventennale prendendomi cura, in ospedale, di pazienti molto malati ricoverati e insegnando agli studenti di medicina e ai medici interni. Ho realizzato diverse pubblicazioni scientifiche, ho partecipato a comitati scientifici di valutazione editoriale e ho insegnato a centinaia di studenti e a medici come valutare criticamente la letteratura medica. Mi sono ampiamente documentata sull’impatto sanitario dei campi elettromagnetici (EMF) (2) e sono altamente qualificata per esprimere un’opinione su questo argomento.
Scrivo, tuttavia, questa testimonianza come madre di due bambini elettrosensibili che sono stati danneggiati dalle tecnologie senza fili e non sono più in grado di frequentare la scuola. Raccontando la nostra storia, spero di impedire che altri bambini e le loro famiglie vengano danneggiati come noi: fisicamente, socialmente, emotivamente e mentalmente, e spero di offrirvi una maggiore consapevolezza delle conseguenze per l’Uomo delle radiazioni del Wi-Fi e delle radiazioni da radiofrequenza onnipresenti nelle nostre scuole.
Rispetto la legge e pago le tasse a XXXXXXXXXX. Ciononostante, i miei figli di 6 e 9 anni, che hanno una diagnosi di intolleranza elettromagnetica, non hanno assolutamente accesso all’istruzione, sia in una scuola pubblica che privata. Nell’agosto 2017 entrambi i bambini sono stati male nelle loro rispettive classi dopo solo 3 giorni di scuola e non sono più stati in grado di tornarci. Attualmente non sono in grado di trovare una scuola (senza Wi-Fi e che non sia sotto ad un traliccio) che non li faccia ammalare. Di conseguenza, quest’anno, dovranno ricevere l’istruzione a casa, a meno che il distretto scolastico non riconsideri la nostra richiesta di 504 sistemazioni che sono state negate il mese scorso.
Mia Figlia
Nel maggio del 2016 mia figlia acquisita, ogni volta che in classe veniva utilizzata la lavagna elettronica, aveva un attacco immediato di giramenti di testa, nausea e vertigini. Con esposizioni più lunghe (cioè quando l’insegnante proiettava un film sulla stessa lavagna), lei mi riferiva di aver avuto confusione, nausea e vertigini molto intensi. Con l’andare dei mesi, ha sviluppato la perdita di memoria a breve termine e dei cambiamenti comportamentali.
Durante la prima settimana di vacanze ha partecipato ad un campo estivo situato sotto diversi ripetitori dei cellulari e, dopo solo 2 ore, ha sviluppato ciò che è stato successivamente riconosciuto come tossicità acuta da radiazioni. Ha manifestato tutti i sintomi che riferiva a scuola, oltre a gravi problemi neuropsichiatricistici, molti dei quali durati mesi, tra i quali: iper-sonnolenza, acatisia, tic, fragilità emotiva, pianto senza motivo apparente, esplosioni di rabbia e vertigini croniche. Durante questo periodo, era marcatamente sensibile alle radiazioni dei telefoni cellulari, Wi-Fi, ripetitori e ad altri tipi di radiofrequenza. C’è da notare che, quando successivamente sono stati misurati i livelli di radiofrequenza nella sua classe, la densità di potenza era estremamente elevata: 125.000 μW / M², un livello chiaramente associato a molti effetti sulla salute, inclusi i danni al DNA, i cambiamenti comportamentali e le difficoltà di concentrazione. Fortunatamente ha recuperato, ma lei si sensibilizza alla radiofrequenza se si espone. Quest’anno, dopo soli 3 giorni di scuola, ha sofferto così tanto di vertigini e di nausea da non poter restare nella scuola che amava.
Mio Figlio
Nel dicembre del 2016, dopo essere andato in una nuova scuola, mio figlio ha sviluppato dei cambiamenti comportamentali simili all’autismo che si sono rivelati progressivi. Ogni settimana che passava nella nuova scuola, diventava sempre più aggressivo e violento, attaccando la sorella molte volte nei giorni feriali, pungendola e calpestandola senza un motivo apparente. E’ anche regredito nello sviluppo e non era più in grado di vestirsi, spogliarsi o lavarsi. Molti giorni dopo essere tornato a casa da scuola, aveva frequenti mal di testa e gravi difficoltà di concentrazione. Dopo due mesi di scuola ha iniziato ad attaccare altri membri della famiglia, compresi me e sua nonna che viveva con noi. Aveva momenti di rabbia in cui era molto difficile trattenerlo fisicamente.
In quei momenti lui era spesso distruttivo. Nel mese di febbraio ha dato un calcio alla porta scorrevole di vetro della doccia tanto da romperla e (3) poi è caduto sul mio piede schiacciandomi diverse dita. All’inizio di marzo, dopo che mia figlia mi aveva detto all’improvviso che l’autobus scolastico le causava vertigini, abbiamo deciso di fare una prova e di verificare se evitare di mandare entrambi i bambini con l’autobus avrebbe cambiato qualcosa. Entrambi i ragazzi non erano contenti di questa decisione, ma con stupore, dopo 24 ore senza autobus, la violenza e l’aggressività di mio figlio si arrestarono completamente. Erano finite le aggressiono in casa, tranne diversi episodi che si sono verificati dopo pesanti esposizioni alle radiazioni fuori casa e, una volta terminato l’anno scolastico, mio figlio era tornato normale e dolce com’era stato in passato. Dopo soli due giorni dall’inizio della scuola il mese scorso, mio figlio è diventato immediatamente aggressivo verso la sorella.
Premesse
Entrambi i bambini sono normali dal punto di vista dello sviluppo e completamente sani. Quando sono esposti alla radiofrequenza, si ammalano seriamente, in modi diversi. Siamo riusciti a collegare il comportamento di mio figlio con l’esposizione alla radiofrequenza soltanto osservando la sorella. Nel 2016 abbiamo notato che ogni volta che andavamo in alcuni negozi, come Home Depot o Target, mio figlio si muoveva nel negozio comportandosi normalmente, ma dopo qualche minuto impazziva: dava calci, urlava, si gettava sul pavimento. Ho deciso di non andare mai in quei posti con lui perché era troppo imbarazzante. Un giorno la sorella disse: “Capisci cosa succede mamma? Ogni volta che ho le vertigini in un negozio, lui impazzisce: è la radiazione!” In seguito, infatti, prestando attenzione a nostro figlio in vari ambienti, dovemmo concordare che la sua osservazione era corretta.
Sappiamo che la radiofrequenza è il problema perciò la nostra casa è una zona bianca
La nostra casa è priva di radiofrequenze da quando mia figlia ha avuto la diagnosi nel 2016. Abbiamo rimosso il nostro contatore digitale (smart meter), abbiamo annullato il servizio di allarme, abbiamo sostituito il Wi-Fi con una connessione via cavo, abbiamo effettuato delle altre modifiche necessarie per creare un ambiente che permettesse a nostra figlia di guarire dalla intossicazione acuta dovuta alle radiazioni. Non usiamo i telefoni cellulari in prossimità dei bambini e li teniamo in modalità aereo per la maggior parte della giornata. Abbiamo acquistato vetture a bassa emissione di campi elettromagnetici (CEM)2, avendole misurate personalmente prima dell’acquisto per garantire che i bambini non venissero esposti nell’auto a radiazioni da radiofrequenza derivanti da campi magnetici intensi. Poiché la maggior parte degli americani vive in case/autovetture che sono inquinate da campi elettromagnetici e poiché i bambini portano con sé telefoni cellulari che li irradiano 24 ore su 24, è molto difficile per i genitori stabilire una connessione tra i cambiamenti comportamentali dei loro figli o problemi di salute e le radiazioni da radiofrequenza. In poche parole, i genitori non riescono mai vedere com’è il comportamento dei loro bambini quando non sono esposti, anche solo per pochi giorni.
Siamo la punta dell’iceberg
Se non avessimo capito che la radiofrequenza era la causa dei cambiamenti comportamentali di mio figlio e delle sue violente aggressioni, sarebbe stato sicuramente ricoverato e sottoposto a terapie, forse per tutta la vita. Attualmente, molti bambini sono curati per malattie psichiatriche e potrebbero non avere alcun problema medico tranne delle manifestazioni fisiologiche dovute all’esposizione alle radiazioni non ionizzanti da radiofrequenza.
Prossimi passi
Il Massachusetts ha un’occasione incredibile per guidare la nazione nella creazione di soluzioni per un uso sicuro della tecnologia nelle scuole. Avete visto la catastrofe della crisi degli oppiacei e sono grata per la celerità con cui la politica l’ha affrontata. Il Wi-fi nelle scuole è pericoloso a livello cellulare per ognuno dei nostri figli e per i membri del personale, indipendentemente dal fatto che possano “percepire” la radiazione o meno. Vi esorto ad intraprendere un’azione politica rapida per proteggere i nostri figli e il personale della scuola ora, all’inizio di questo anno scolastico. Vi assicuro che sarà più facile e più conveniente agire ora, prima che inizi un’azione legale (da parte di genitori di bambini ammalati, insegnanti e autisti di autobus scolastici esposti a scuola e sul posto di lavoro), piuttosto che quando si saranno ammalate numerose persone. Possiamo mettervi in contatto con degli esperti per aiutare le vostre scuole a sviluppare un piano a breve termine per ridurre nella scuola tutte le esposizioni non legate alle emergenze e per produrre dei piani a lungo termine per rimuovere il Wi-Fi ed installare infrastrutture cablate.
Grazie per la vostra attenta considerazione su questa urgente questione di salute pubblica. Vi preghiamo di segnalare in modo favorevole e tempestivo al comitato la legge H.230 che riguarda le migliori pratiche di gestione per le comunicazioni wireless nelle scuole e nelle istituzioni pubbliche dell’istruzione superiore e la legge S.2079 che riduce l’esposizione alle radiazioni non ionizzanti nelle scuole. Non esitate a contattarmi se posso fornire ulteriori informazioni.
Rispettosamente, (firma), Medico
NOTA 1
Molti studi finanziati dall’industria sono di breve durata e /o riguardano esposizione a radiazioni di basso livello. Gli studi di breve durata non possono dimostrare degli effetti che richiedono molto tempo per verificarsi, come il rischio cancerogeno.
NOTA 2
2 EMF – campi elettromagnetici
NOTA 3
3 I conducenti di autobus in tutto il mondo sono esposti a livelli estremamente elevati di radiazioni da radiofrequenza, rendendo la guida di un autobus un’occupazione rischiosa perché:
1) i passeggeri hanno con sé diversi telefoni cellulari e li usano all’interno di uno spazio metallico chiuso (il bus) che amplifica notevolmente la radiazione emessa.
2) I telefoni cellulari, se utilizzati all’interno di un veicolo che si muove rapidamente, emettono quantità ancora maggiori di radiazioni da radiofrequenza per cercare il ripetitore più vicino.
3) Alcuni autobus hanno anche il Wi-fi, anche se il bus è uno spazio metallico chiuso che riflette e amplifica la radiofrequenza. Il nostro autobus per bambini trasporta solo scolari delle elementari, che hanno probabilmente solo 3 o 4 telefoni cellulari in tutto, ma il livello di radiazioni da radiofrequenza era molto elevato sia per il conducente che per gli studenti. Un autobus simile con gli scolari delle scuole superiori avrebbe probabilmente 10 o 20 telefoni cellulari sempre accesi, portando l’esposizione a livelli molto alti per il conducente. Si prega di prendere in considerazione, oltre alle politiche scolastiche, le politiche del bus scolastico per proteggere i conducenti e i passeggeri.
Traduzione di Francesca Romana Orlando per AMICA www.infoamica.it