Dipartimento per l’Urbanizzazione dello Stato di Washington
PROMEMORIA EMESSO DAL DIPARTIMENTO DEGLI STATI UNITI PER L’URBANIZZAZIONE DI WASHINGTON IN PARTICOLARE DALL’UFFICIO DEL CONSIGLIO GENERALE.
PROMEMORIA RIVOLTO A TUTTI I CONSIGLI REGIONALI RIGUARDO LA MALATTIA D’IPERSENSIBILITA’ A PIU’ DI UN AGENTE CHIMICO (LA COSIDDETTA MALATTIA AMBIENTALE – QUESTE PATOLOGIE CONSIDERATE COME INVALIDITA’, COME DISABILITA’ RICONOSCIUTE COME TALI -) SONO ESCLUSIVE LEGGI SPECIFICHE NEGLI USA
Traduzione del Prof. Franco Bottarelli
Il consiglio generale ha accettato il promemoria allegato che riguarda la posizione del dipartimento sul problema di quando la MCS e la Enviromental Illness (E.I.) la cosiddetta malattia ambientale possono essere considerate come INVALIDITA’, come DISABILITA’ nell’ambito dei sensi del sottotitolo della legge che riguarda la correttezza della costruzione delle case (24 C.F. R.S. 100.201 – 1991) e altre norme in sintesi la MCS e la EI possono essere associate con INVALIDITA’ FISICHE che in maniera SOSTANZIOSA rendono DISABILE, IMPEDISCONO, OSTACOLANO una o più ATTIVITA’ ESSENZIALI della vita di una persona; quindi gli individui disabili resi invalidi da MCS e da EI possono essere CONSIDERATI INVALIDI ai sensi di questa legge.
Tuttavia, mentre la MCS e la EI possono essere considerati come invalidità ai sensi della legge precedentemente citata, le allergie ordinarie generalmente non lo sono, il promemoria allegato spiega la natura di queste condizioni, analizza i casi precedenti facendo una panoramica sulla storia legislativa che tratta questo argomento e sintetizza le interpretazioni di altre Agenzie Federali e discute anche precedenti interpretazioni.
Sempre da parte del Dipartimento degli Stati Uniti dell’Urbanizzazione, questo promemoria è del 05/03/1992. Questo promemoria analizza se la MCS e la EI sono o possono essere considerate invalidità ai sensi del sottotitolo della legge 802, legge che riguarda The Fair Housing Act già citato precedentemente e del regolamento applicativo del Dipartimento stesso.
In sintesi concludiamo che la MCS e EI possono costituire invalidità ai sensi di questa legge; la nostra conclusione è coerente con l’autorità, quella giudiziaria Federale e Statale che hanno interpretato la legge e la legislatura similare, con la storia legislativa della legge stessa così pure con le interpretazioni delle altre agenzie Federali, come l’amministrazione per la sicurezza sociale, il dipartimento della Pubblica Istruzione che hanno interpretato la legislazione all’interno dei loro rispettivi ambiti. La Divisione dei Diritti Civili del Dipartimento di Giustizia, ci ha inoltre informato che è dell’avviso che la MCS e la EI possono essere considerate invalidità ai sensi della legge stessa; inoltre sempre il Dipartimento per l’Urbanizzazione ha articolato questa sua posizione in modo coerente e anche il Dipartimento della Sanità è d’accordo con le nostre conclusioni.
Il paragrafo 1) riguarda le allergie ordinarie le quali a differenza dell’MCS e EI non sono generalmente considerate malattie invalidanti; prima di rivolgesi al problema se l’MCS e EI possono rientrare all’interno della definizione di “HANDICAP” ossia INVALIDITA’ SECONDO la legge, è utile definire MCS e EI e distinguere queste condizioni dalle allergie ordinarie. Questo promemoria usa il termine MCS per riferirsi a una condizione che costringe una persona ad avere una ipersensibilità grave, cioè delle reazioni di ipersensibilità grave a un certo numero di diverse sostanze comuni; questo promemoria usa il termine EI per riferirsi più generalmente a una condizione che costringe una persona ad avere qualsiasi tipo di reazione allergica grave a una o più sostanze.
Almeno un tribunale ha accettato la seguente definizione dell’MCS secondo questo tribunale sarebbe un DISORDINE ACQUISITO caratterizzato da sintomi ricorrenti a una MOLTEPLICITA’ DI ORGANI FUNZIONALI. Questi sintomi accadono come risposta ad una esposizione dimostrabile a una serie di composti chimici, non necessariamente collegati tra loro, a dosi molto inferiori a quelle che si considerano necessarie perché nella popolazione generale si producano questi effetti nocivi. Le allergie ordinarie, a differenza di MCS e EI non costituirebbero un handicap, cioè una invalidità, perché nella maggior parte dei casi le allergie ordinarie non limitano in maniera importante nessuna attività fondamentale della vita, anzi l’ACCADEMIA DELLE SCIENZE degli Stati Uniti definisce l’MCS per escludere REAZIONE ai più COMUNI TIPI DI ALLERGIE, quindi mentre concludiamo, l’MCS e la EI possono essere degli HANDICAPS ai sensi della legge, le allergie ordinarie non sarebbero tali.
La differenza pratica tra una persona con MCS e le allergie ordinarie è descritta in una decisione che sosteneva che l’MCS è una INVALIDITA’, una DISABILITA’ AI SENSI DELLA LEGGE SULLA SICUREZZA SOCIALE: THE SOCIAL SECURITY ACT.
Ognuno conosce qualcuno con allergia. Se si è allergici all’uovo, non bisogna mangiare le uova quindi tutto si aggiusta. Se mangi un uovo basta avere qualche kleenex a disposizione, ma il querelante, cioè la parte civile con MCS, rappresenta l’estremo in questi casi estremi nel passato o venivano ignorati o venivano inviati da uno psichiatra oppure morivano o venivano curati per ALTRE MALATTIE. E’ stato solo recentemente che la professione medica stessa ha riconosciuto LA GRAVITA’ DEL PROBLEMA ed il numero delle persone coinvolte. Un esposizione intensa della parte civile agli elementi alla quale questa parte reagisce, non ci fa ricorrere alla scatola dei kleenex, ma ad un TELEFONO PER CHIAMARE UN’AMBULANZA e questo è accaduto in passato.
Le allergie ordinarie sono una serie di altre caratteristiche comuni, le quali sebbene possono costituire degli impedimenti, diciamo dei lievi impedimenti con questa caratteristica, non costituiscono delle vere e proprie invalidità perché non sono delle MENOMAZIONI e quindi non impediscono sostanzialmente le principali attività della vita.
L’Autorità Giudiziaria ha scoperto che le seguenti caratteristiche non costituiscono degli HANDICAP: ad esempio il mancinismo cioè l’uso principale della mano sinistra, non è una menomazione, come secondo i paragrafi 501/504 della legge sulla riabilitazione del 1973 ecc. perché è una caratteristica fisica, non una menomazione.
Oppure ad esempio l’essere di bassa statura non è un’invalidità o una menomazione secondo le leggi sulla discriminazione nel lavoro Wisconsin. O ancora per quanto riguarda la definizione d’invalidità o disabilità, l’omosessualità e la bisessualità non sono delle menomazioni e quindi non sono delle invalidità ai sensi di questa legge.
La MCS e EI generalmente rientrano nella definizione statutaria cioè nella legge, nei regolamenti degli HANDIPAS. Il comma 802 della legge definisce HANDICAP per quanto riguarda una persona, come segue: una MENOMAZIONE FISICA O MENTALE CHE SOSTANZIALMENTE LIMITA una o più ATTIVITA’ ESSENZIALI nella vita di una persona. La registrazione di questa menomazione può essere considerato avere una menomazione; ma questo termine non include il presente, il legale uso, l’assuefazione a sostanze controllate ai sensi della definizione di HANDICAP della legge sulla riabilitazione (una definizione sostanzialmente analoga a quella della legge stessa). La determinazione del fatto se una particolare condizione costituisce un HANDICAP, necessariamente include una determinazione cioè una scelta caso per caso di tutti i fatti, di tutte le circostanze relative al fatto se la condizione stessa rientra nella definizione della legge. (Qui vi sono le varie bibliografie e i vari riferimenti).
Quelli che hanno l’MCS o la EI cercano di rientrare nella definizione ai sensi del paragrafo 1) della definizione della legge stessa ovvero sostenendo che la loro condizione costituisce una MENOMAZIONE FISICA E SOSTANZIALMENTE LIMITA UNA O PIU’ ATTIVITA’ PRINCIPALI della loro vita.
Come si dimostra sotto la nostra comprensione degli effetti comuni dell’MCS e EI è che le persone con queste condizioni generalmente RIENTRANO nella DEFINIZIONE che la LEGGE DA’ ALLE PERSONE CON HANDICAP. In questo paragrafo si tratta della menomazione fisica o mentale. La legge non definisce il suo termine menomazione fisica o mentale ma i regolamenti del Dipartimento definiscono quel termine come segue: la menomazione fisica o mentale comprende qualsiasi cosa disordine o condizione fisiologica oppure una figurazione estetica, una perdita anatomica che influenzano uno o più dei sistemi del corpo umano ossia: quello neurologico, quello muscolo–scheletrico, gli organi di senso, quello respiratorio, quello della parola, quello cardiovascolare, riproduttivo, digestivo, genito–urinario, emico e linfatico, della pelle ed endocrino oppure qualsiasi disordine mentale o psicologico come ad esempio una malattia che riguarda la sfera emotiva e mentale. Il termine menomazione fisica o mentale comprende, ma non è limitato, tutte queste condizioni, malattie come menomazioni: della parola, dell’udito oppure come menomazione le malattie della sfera emotiva.
Sia i tribunali che le agenzie amministrative inclusa anche H.U.D. Dipartimento per l’Urbanizzazione hanno trovato delle persone con una malattia MCS e EI, le quali hanno un disordine FISIOLOGICO, una condizione fisiologica che all’esposizione di certe sostanze chimiche le costringe a soffrire delle GRAVI MENOMAZIONI ai veri sistemi del proprio corpo. Qui sotto vengono elencati i vari sistemi che possono essere influenzati, come anche alcuni modi in cui in ognuno possono essere influenzati; ad esempio: dal punto di vista NEUROLOGICO, può esserci una visione CONFUSA, APPANNATA, DELLE MACCHIE NERE, UN RONZIO ALLE ORECCHIE, LA PAROLA INCOERENTE ed anche da un punto di vista MUSCOLO-SCHELETRICO ci possono essere delle MALATTIE, DEI DOLORI MUSCOLARI, AFFATICAMENTO, SPASMI MUSCOLARI. Ed inoltre, INSUFFICIENZA RESPIRATORIA.
Per quanto riguarda il sangue, ci può essere UN ALTO LIVELLO DI CELLULE T e per l’apparato digestivo UN DANNO AL PANCREAS. Quanto al SISTEMA IMMUNOLOGICO LA IPERSENSIBILITA’ GRAVE a vari agenti chimici, può essere anche LETALE.
Per quanto riguarda la definizione delle più importanti ATTIVITA’ DELLA VITA, la legge non definisce il termine, ma i regolamenti di H.U.D. lo definiscono come segue: le maggiori attività della vita SIGNIFICANO le funzioni come quella di POTER PENSARE A SE STESSI oppure DI SVOLGERE DEI COMPITI MANUALI, CAMMINARE, VEDERE, SENTIRE, PARLARE, RESPIRARE, IMPARARE E LAVORARE; le persone con la malattia MCS e EI possono avere una o più attività VITALI LIMITATE DALLA LORO CONDIZIONE sottointeso che queste sono limitate a:
- IL LAVORO:queste persone possono essere disabili e quindi possono essere considerate invalidi ai sensi della legge sulla sicurezza sociale (The Social Sicurity Act).
- Poi per quanto riguarda la PAROLA, IL MODO DI PARLARE INCOERENTE, CIOÈ’ BALBUZIENTE quando si è esposti ad agenti chimici.
- Per quanto riguarda il Respiro, quindi: INSUFFICIENZA RESPIRATORIA, quando si è esposti ad agenti chimici.
- ACCUDIRE A SE STESSI, svolgere le semplici attività manuali; queste attività possono essere limitate in maniera GRAVE DALL’AFFATICAMENTO CRONICO E DAL BISOGNO DI EVITARE, queste esposizioni. Spesso queste persone sono costrette a letto.
- Lo stesso CAMMINARE, quindi la PERDITA DEL CONTROLLO MUSCOLARE.
- LA VISIONE APPANNATA, CONFUSA E LA VISIONE DI MACCHIE NERE e per quanto riguarda l’udito, I RONZII ALLE ORECCHIE.
- Per quanto riguarda l’APPRENDIMENTO, LA VISIONE CONFUSA, I RONZII ALLE ORECCHIE E L’AFFATICAMENTO CRONICO, tutte queste condizioni possono in maniera grave MENOMARE LA CAPACITA’ di una persona, cioè l’attitudine ad imparare.
Concetto di sostanzialmente LIMITATO: né la legge stessa, né i regolamenti applicativi di HUD definiscono ciò che significa essere sostanzialmente LIMITATO in attività della vita essenziale. La giurisprudenza tuttavia ci fornisce alcune guide; il circuito di un processo contro Bowen (il II° circuito giudiziario) ha stabilito che ai sensi della legge sulla riabilitazione in modo che una menomazione sia, cioè limiti sostanzialmente un’attività essenziale della vita, la menomazione stessa deve essere significativa.
In un altro processo si è stabilito che una persona che non ha la possibilità di svolgere un certo lavoro nel campo che ha scelto, ha una menomazione sostanziale nel lavoro stesso ed è sostanzialmente limitata nella sua attività lavorativa. D’opposto, dove una persona è limitata solo per certi settori del lavoro, la determinazione se l’impedimento stesso è sostanziale, deve essere vista alla luce di certi fattori; questi fattori sono: il numero dei tipi di lavoro da cui l’individuo menomato è impedito a svolgere, l’area geografica a cui l’individuo ha un accesso ragionevole per trovare degli sbocchi occupazionali alternativi e le aspettative e la capacità professionale dell’individuo stesso.
Un altro tribunale in un’altra causa nel discutere questo concetto della delimitazione sostanziale ha stabilito che: un impedimento che limita solamente una gamma limitata di lavori non può essere considerato, né che riguarda un’attività principale della vita, né che ne limita sostanzialmente una. Le agenzie veterinarie sembrano abbiano adottato un approccio simile al concetto limitato sostanzialmente, come hanno fatto i tribunali statali e le persone con MCS possono essere sostanzialmente limitate nelle loro principali attività vitali a causa del loro handicap.
Per tali persone un’esposizione a una varietà di sostanze comuni, può significare una delimitazione significativa alle loro principali attività della vita, come quelle elencate sopra.
Inoltre a causa della frequenza con cui queste persone vengono a contatto con sostanze che ritrovano comunemente e a cui le persone con MCS e EI reagiscono, gli individui con queste menomazioni possono essere gravemente limitati nella loro vita quotidiana e devono assumere degli AGGIUSTAMENTI SIGNIFICATIVI cioè devono assumere degli ADATTAMENTI IMPORTANTI PER EVITARE QUESTE ESPOSIZIONI. Perché è importante che queste persone con MCS e EI riducano al minimo queste esposizioni alle sostanze comuni trovate dentro o vicino alla maggior parte delle costruzioni. Esse devono affrontare anche il fatto di avere una scelta molto limitata della ricerca della CASA.
La giurisprudenza riconosce l’MCS e EI come invalidità. I precedenti contenuti giurisprudenziali sostengono che l’MCS e EI possono essere considerati come invalidità quindi riconosciute come handicap dalla rispondenza federale.
Infatti in un processo contro l’amministrazione veterani (Vickers) ha sostenuto che un impiegato dipendente che era ipersensibile al fumo di tabacco doveva essere considerato Handicappato ai sensi della legge sulla riabilitazione; il tribunale ha sostenuto che l’abilità a lavorare dove un individuo sia soggetto a una quantità normale di fumo, è un’attività principale della vita. La Corte in maniera specifica ha constatato che il querelante aveva una menomazione fisica che sostanzialmente limitava la sua capacità di lavorare in un ambiente che non era completamente libero dal fumo e quindi egli aveva questa invalidità.
In un altro caso giudiziario, si è sostenuto che un carpentiere che era ipersensibile ai fumi di polveri o idrocarburi, inclusi quelli a contatto con il cemento, era anche questo da considerare invalido secondo la legge della riabilitazione, sempre a causa della sua ipersensibilità.
Ancora un altro caso giudiziario ha sostenuto che una donna con MCS doveva essere considerata invalida secondo la legge sulla sicurezza sociale in quanto soffriva di debolezza alle gambe, vertigini, nausea, mal di testa e varie eruzioni cutanee, infiammazioni varie, quando era esposta ai comuni agenti chimici come: l’inchiostro, il profumo, il fumo di tabacco, gli odori della fotocopiatrice, i fumi di scarico delle auto, oppure un nuovo tappeto, nuovi capi d’abbigliamento e il tribunale ha sostenuto che il suo complesso stato di ipersensibilità richiedeva delle sostanziali limitazioni nelle sue attività quotidiane e interferiva con la sua vita nei molteplici aspetti.
Il tribunale ha approvato che il complesso stato allergico richiedeva delle restrizioni sostanziali delle sue attività e interferiva nella sua capacità di impegnarsi in attività proficua.
Un altro caso giudiziario: (K.Harris) riguardava un camionista al quale erano state diagnosticate delle gravi allergie ad agenti inquinanti dell’ambiente ed era quindi stata diagnosticata un’asma bronchiale e che le conseguenze principali per l’autista erano di soffrire di attacchi respiratori inabilitanti. La Corte ha deciso che era quindi inabile ad effettuare un’attività proficua secondo la legge sulla sicurezza sociale e quindi la sua vedova aveva diritto ai benefici previsti dalla inabilità della legge sulla sicurezza sociale.
D’altra parte in un altro caso giudiziario, (Lawdon U.Sullivan-1991) il tribunale ha affermato e confermato una decisione del segretario sui servizi sanitari che negava al richiedente i benefici d’invalidità sulla sicurezza sociale basandosi sulla sua incapacità a produrre delle evidenti prove cliniche che sopportassero le sue richieste per quanto riguardava delle emicranie invalidanti che lo stesso richiedente confermava essere causate da esposizioni a vari agenti chimici comuni.
Ha confermato senza un’analisi di questo problema il fatto che il querelante, una persona che viveva in affitto, incapace di tollerare la presenza di vari composti chimici: pesticidi e vermicidi; quindi la stessa Corte ha confermato che questo doveva essere considerato come un invalido secondo la legge della Pennsylvania.
Un tribunale della California ha ritenuto che la commissione sulle relazioni umane dello Stato della California, non ha esorbitato dai sui poteri nel determinare che la ipersensibilità al fumo di tabacco era un Handicap secondo la legge della California, sulla correttezza, sull’alloggio e negli schemi; mentre questo caso rendeva discriminazione nel lavoro, nell’impiego, la definizione di handicap della legge della California, si applica ugualmente anche all’alloggio. Quindi sostenere che la ipersensibilità al fumo di tabacco si qualifica come handicap si applicherebbe anche nei casi di discriminamento dell’alloggio.
Per quanto riguarda poi un altro caso giudiziario, la Corte di Appello dell’Ohio, cita.
La giurisprudenza degli Stati riconosce l’MCS e EI come HANDICAP. I tribunali degli stati della PENNSYLVANIA, CALIFORNIA e OHIO, hanno interpretato le leggi sui diritti civili che proibiscono la discriminazione contro gli handicappati come l’applicarsi alle persone con MCS e EI noi non abbiamo potuto trovare nessun tribunale di stato che ha deciso il contrario.
Notevole è la decisione presa da un tribunale della Pennsylvania: in questo caso il tribunale ha confermato in parte la decisione della commissione sulle relazioni umane della Pennsylvania.
La Corte citando un’altra sentenza, come abbiamo visto sopra, ha deciso che la cosiddetta “asma” occupazionale”, l’ipersensibilità ad agenti chimici antiruggine devono essere considerati degli handicap secondo la legge sui limiti civili dell’Ohio stesso; la Corte ha confermato il giudizio del Tribunale che il querelante era stato illegalmente licenziato a causa del su handicap e ha confermato la decisione stessa di riammetterlo al lavoro.
Un altro caso giudiziario che riguarda l’università dello Stato del Went contro la commissione dei diritti civili dell’Ohio (un diverso distretto della Corte di Appello dell’Ohio) si è pronunciato a favore di una persona con problemi d’asma, di spasmi alla laringe diagnosticata come una condizione che la rendeva incapace di respirare quando era soggetta a pesticidi, soluzioni usate nella pulizia, al metano, all’asfalto, ai fumi di scarico delle auto, alle sigarette, allo spray per i capelli, ai cosmetici, ai prodotti di gomma, ai prodotti petrolchimici, ed ad altre sostanze comuni. La Corte ha deciso che la sua condizione poteva essere considerata handicap secondo la legge dell’Ohio.
NR. 4) la storia legislativa sostiene la conclusione che l’MCS e EI possono essere considerate handicap. Anche la storia legislativa della legge dimostra che il Congresso intendeva che la definizione della legge fosse ampia abbastanza da includere MCS e EI.
Il Congresso intendeva che il termine handicap come usato dalla legge, fosse interpretato in maniera coerente con l’interpretazione giudiziaria della termine handicap, come usato nella legge sulla riabilitazione. Ai regolamenti applicativi della legge (H.U.D.) notava che la storia legislativa indica che il congresso intendeva che la definizione di handicap fosse ampia così come quella fornita dalla legge sulla riabilitazione; per sostenere questa conclusione il preambolo citava atti del rapporto della Camera del rappresentati del dibattito che si era svolto sulla legge, i quali riflettevano il desiderio del Congresso che due definizioni fossero interpretate in maniera coerente.
Prima che il Congresso approvasse la legge sugli emendamenti sulla correttezza nella costruzione delle case, i tribunali federali di livello inferiore, avevano interpretato la legge sulla riabilitazione in modo che comprendesse la MCS e la EI come HANDICAP.
I principi della costruzione delle leggi ci conducono a concludere che, poiché il Congresso ha usato sostanzialmente la stessa definizione di Handicap nella legge come ha fatto nella legge di riabilitazione, il Congresso stesso intendeva l’ipersensibilità agli agenti chimici come fattore di handicap secondo la legge come i tribunali a quel tempo avevano determinato, cioè ai sensi della legge di riabilitazione.
Generalmente un principio accettato nella costruzione della legge dove il potere giudiziario ha dato delle interpretazioni contemporanee a un’espressione contenuta in una legge, e il potere legislativo adotta le espressioni in una legislazione successiva, l’interpretazione giudiziaria è la prima evidenza principale dell’intervento legislativo. Questo principio si basa sulla teoria che il potere legislativo conosca le interpretazioni contemporanee di una legge.
La Corte suprema ha applicato questo principio nell’interpretazione della legge sui diritti civili; inoltre la storia legislativa della legge che dava l’handicap fosse interpretata in maniera amplia. Durante i dibattiti sulla legge degli emendamenti, sulla correttezza nella costruzione delle case, il Congresso ha preso in considerazione le proposte per limitare le categorie di handicap a quelle più conosciute, più tradizionali come quelle che riguardano: la vista, l’udito,il camminare oppure la necessità di essere assistiti, il Congresso ha RESPINTO quelle proposte. Per esempio, il Senatore Hatch, ha proposto una decisione più restrittiva del termine handicap, ma questa è stata respinta. Adottando la definizione di Hatch, il Concesso ha rifiutato le proposte più restrittive interpretando la definizione della legge in modo da includere le persone con MCS e EI e questo fatto è coerente con l’intento, con l’intendimento del Congresso.
Altre agenzie federali riconoscono l’MCS e EI come handicap. Almeno due agenzie federali dell’amministrazione per la sicurezza sociale, dipartimento dell’educazione, riconoscono che l’MCS e EI possono essere considerati degli handicap. Inoltre la divisione dei diritti civili del dipartimento americano della Giustizia, ci ha informato che essa crede che l’MCS e la EI possono essere handicap ai sensi della legge sulla correttezza nella costruzione delle case.
Come si è discusso sopra, due tribunali di appello hanno determinato che l’MCS e EI sono delle invalidità ai sensi della legge sulla invalidità sulla sicurezza sociale.
Un crescente numero di giudici di diritto amministrativo stanno diventando consapevoli di queste condizioni di disabilità; se una persona può essere considerata invalida ai sensi della legge sulla sicurezza sociale, tanto più Egli o Ella deve essere considerata invalida ai sensi della legge sulla correttezza nella costruzione delle case, perché la prima definizione è più limitativa rispetto alla seconda.
Ci sono altre lettere che arrivano alla stessa conclusione, il dipartimento dell’educazione per esempio, ha concluso che un distretto scolastico ha violato la legge sulla riabilitazione rifiutando ad un autista di un pulmino scolastico la sua proposta, in quanto egli era ipersensibile clinicamente ai fumi petrolchimici; in quel caso il distretto scolastico ha rifiutato di permettere all’autista di indossare un respiratore mentre guidava. Il dipartimento dell’educazione ha concluso che l’autista del pulmino era invalido e che l’aggiustamento che egli chiedeva era ragionevole. Ancora il dipartimento dell’educazione, dell’istruzione ha concluso che un consigliere che aveva MCS era da considerare invalido secondo la legge sulla riabilitazione.
Sempre lo stesso Dipartimento ha concluso tuttavia che in questo caso il distretto scolastico aveva fornito tutti gli aggiustamenti ragionevoli per venire incontro allo stesso consigliere. Inoltre l’ufficio per la protezione SISTEMI DI MERITO ha suggerito che almeno in alcune circostanze delle ipersensibilità gravi ad agenti chimici possono essere considerati handicap ai sensi della legge sulla riabilitazione.
NR.6) Riguarda le interpretazioni precedenti sempre del dipartimento dell’urbanizzazione ed hanno riconosciuto che l’MCS e EI possono essere considerate degli handicap e delle invalidità; in diverse occasioni questo dipartimento ha riconosciuto che MCS e EI possono essere considerati inabilità secondo i parametri 504 secondo la legge sulla riabilitazione e sottotitolo 702 della legge sulla correttezza nelle costruzioni delle case.
Qui vi sono vari riferimenti a queste decisioni, a queste dichiarazioni, ad esempio si dice che per quanto riguarda un caso, si stabiliva che il richiedente era una persona che soffriva di malattia ambientale, da sindrome di disfunzione immunitaria e da affaticamento cronico e questa poteva essere considerata disabile ai sensi della legge.
Sempre in questo caso il riscontro medico dimostrava che il richiedente era ipersensibile ad agenti chimici comuni come: pesticidi, prodotti derivati dal petrolio, profumi, gas di scarico, vernice fresca, saponi, ecc. oppure agenti chimici con cui si irrorano i prati e i più forti odori; quando era esposto a queste sostanze la sua reazione era grave, importante ed anche minacciava la sua vita.
Basandosi su queste informazioni, il dipartimento ha concluso che la condizione del richiedente era da considerarsi handicap e che i rimedi previsti dalla legge erano pienamente applicabili in questo caso stesso; prima che ci fosse questa decisione, lo stesso dipartimento aveva stabilito che l’MCS era da considerarsi handicap secondo il titolo 504 della legge sulla riabilitazione dando diritto a queste persone che avevano questa inabilità di chiedere tutti gli aggiustamenti che potessero essere considerati ragionevoli. Altre agenzie statali hanno stabilito che le persone che sono menomate da MCS e EI sono da considerarsi invalidi, sempre ai sensi della legge sulla correttezza nella costruzione delle case e della sezione 504 della stessa legge. Inoltre un recente rapporto del dipartimento dell’urbanizzazione al Congresso riportava il caso di una discriminazione di una persona con handicap in quanto riguardava il rifiuto da parte del datore di lavoro di posporre la disinfestazione contro il fumo per permettere la temporanea assenza ad un individuo con ipersensibilità a questi fumi stessi.
Come si è spiegato sopra, le persone con MCS e EI generalmente rientrano nei criteri stabiliti dalla legge da regolamenti attuativi di persone con handicap. Inoltre l’interpretazione sempre del dipartimento fino ad oggi è pienamente coerente con il caso citato con l’interpretazione di altre agenzie federali e con la storia legislativa riguardante la legge stessa.
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IN CONCLUSIONE:
NR:6) La MCS e EI sono e possono essere considerate invalidità secondo la legge. Questa posizione è coerente con il linguaggio della legge stessa. Il peso che hanno le autorità giudiziarie su questo argomento, le interpretazioni delle agenzie federali e la storia legislativa della legge stessa.
Il Dipartimento dell’urbanizzazione è stato sempre coerente nell’articolare questa posizione nelle precedenti occasioni; quindi l’attuale interpretazione del dipartimento dell’urbanizzazione sembra corretta e non sembra essere una ragione impellente per cambiarla.