Uno studio pubblicato sullo “Scandinavian Journal Of Work Environment and Health” ha concluso che malati di MCS esposti a sostanze chimiche sviluppano, rispetto al gruppo di controllo di persone sane, un livello più alto di irritazione alle mucose, fatica e riduzione della performance. Questi risultati costituiscono una base certa della natura irritativi della sensibilità chimica multipla e che le reazioni non sono caratterizzate da un meccanismo psicologico di attesa dell’esposizione.
Alcune donne con sintomi classificabili come MCS (10) e un gruppo di controllo di donne sane (20) sono state messe singolarmente nella camera di esposizione dove è stato inserito progressivamente toluene e n-butyl acetato. Dopo una prima fase senza esposizioni, le concentrazioni nell’aria crescevano da 3.6 fino a 57 mg/m3 di n-butyl acetato e da 11 fino a 180 mg/m3 di toluene. Sono stati misurati livelli di fastidio e sensibilità dell’intensità dell’odore, test comportamentali e della performance.
Entrambi i gruppi hanno mostrato la stessa percentuale di accresciuto senso di fastidio e di diminuzione della performance nella prima fase dell’esperimento con la camera priva di sostanze chimiche, suggerendo una leggera di suggestione. Tuttavia, durante la fase di esposizione i livelli di irritazione alle mucose e quelli di fatica erano più elevati nel gruppo di MCS piuttosto che nel gruppo di riferimento. E’ stata osservata anche una riduzione di nei test della performance durante le esposizioni. Non è stata trovata alcuna relazione tra i livelli della performance e il tipo di sostanza chimica.