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Sensibilità Chimica Multipla come encefalopatia neurotossica

Recensione di Francesca Romana Orlando di un articolo della Dott.ssa Grace Ziem su Our Toxic Times (aprile 2007)

Diagnosi alternative alla MCS

La Dott.ssa Grace Ziem ha una lunghissima esperienza nella diagnosi e nel trattamento di pazienti che si sono ammalati di Sensibilità Chimica Multipla a causa di sostanze tossiche impiegate in ambito militare, soprattutto nella Guerra del Golfo, o in ambito lavorativo.

Da diversi anni accompagna questi pazienti nelle loro richieste di risarcimento del danno e di prepensionamento e ha concluso che sia meglio puntare al riconoscimento del danno attraverso delle diagnosi alternative alla MCS, ovvero la diagnosi di encefalopatia neurotossica e la diagnosi di Sindrome delle Vie Aeree Iper-Reattive, come descrive in un articolo sul sito di AMICA.

Encefalopatia neurotossica

Molti studi epidemiologici hanno dimostrato che i test neurofisiologici sono molto più sensibili nell’individuare l’encefalopatia neurotossica e la neurotossicità ((Neurotoxicity: Identifying and Controlling Poisons of the Central Nervous System. Congress of the United States, Office of Technology Assessment (OTA-BA-436), April, 1990.)). I test seguenti sono suggeriti anche dal Governo degli Stati Uniti ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)).

In generale i test neurofisiologici osservano la funzionalità delle cellule nervose. Per determinare i test più sensibili e specifici per la diagnosi del danno cerebrale causato da sostanze tossiche, sono stati condotti numerosi studi epidemiologici ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)), confrontando migliaia di individui la cui malattia è iniziata con un’esposizione chimica identificabile.

I risultati sono stati poi confrontati con quelli provenienti da centinaia di persone assimilate per genere, età e livello di istruzione che non avevano subito alcuna esposizione ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). I testi che hanno evidenziato delle alterazioni significative sono stati usati per la diagnosi di encefalopatia neurotossica in ambito medico legale (almeno negli USA).

Test dell’equilibrio

Tra i test più sensibili per le diagnosi delle neurotossicità c’erano quelli dell’equilibrio, del Tempo di Reazione per la Scelta, della visione dei colori. I metodi usati in questi test sono oggi disponibili agli altri medici e scienziati per valutare il danno neurotossico. Come avvenne in quegli studi ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)), questi test sono standardizzati e computerizzati così quei pazienti testati possono essere confrontati con molti soggetti non esposti di controllo già scientificamente testati ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)).

Tempo di Reazione Semplice di Scelta

Le esposizioni sintomatiche che danneggiano il Tempo di Reazione comprendono il cloro, il monomero di vinil cloride, il toluene, il triortocresilfosfato (TOCP), il piombo tetraetile, l’etilene dibromide, l’etilene dicloride, il benzene, altre sostanze chimiche aromatiche e poliaromatiche, il tricloroetilene, i solventi misti, dibenzofurani, i PCB, il clordano, l’arsenico triossido, l’arsenico acido, il parathion, il metilparathion, il diazinon, le sostanze chimiche contenenti zolfo, l’ammoniaca, il gasolio, i fenoli, i gas raffinati, i carbamati, il creosoto, l’idrogeno sulfide e altre sostanze chimiche contenenti zolfo, i fumi di combustione del diesel e del gasolio, l’alluminio in scioglimento ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)), il percloroetilene e altri solventi, lo stirene ((W.M. Rom, Editor, Environmental and Occupational Medicine, Little, Brown, and Co., Boston, MA)) così come il monossido di carbonio, il metilcloride, il carbone disulfide e i pesticidi ((W.M. Rom, Editor, Environmental and Occupational Medicine, Little, Brown, and Co., Boston, MA)).

Il Tempo di Reazione dimostra il livello di impedimento nelle persone con danno cerebrale causato da solventi ((SA Elofsson etal, “Exposures to organic solvents”, Scand J Work, Environ Health 6: 239-273, 1980)) e mostra risposte limitate anche negli individui con intolleranza chimica rispetto ai gruppi di controllo ((IR Bell etal “Slowed reaction time performance on a divided attention task in elderly with environmental chemical intolerance”, Intern J Neuro Science 84: 127-134, 1996)).

Questo è un metodo neurofisiologico di valutazione cerebrale e nervosa, misurando i percorsi nervosi dall’occhio al cervello e alla mano. È uno dei test più sensibili per testare il danno tossico alla funzione cerebrale ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)), ed è consigliato dall’OMS e dal NIOSH ((Neurotoxicity: Identifying and Controlling Poisons of the Central Nervous System. Congress of the United States, Office of Technology Assessment (OTA-BA-436), April, 1990)).

Il Tempo di Reazione con Scelta è più sensibile di quello Semplice, ma entrambi sono utili per la diagnosi del danno tossico cerebrale ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). Il Test di Reazione con Scelta era il secondo test più sensibile, superato solo dal test dell’equilibrio con gli occhi chiusi.

Il Tempo di Reazione è suggerito anche come test molto sensibile per la neurotossicità dal Governo USA ((Neurotoxicity: Identifying and Controlling Poisons of the Central Nervous System. Congress of the United States, Office of Technology Assessment (OTA-BA-436), April, 1990)) ((Neurobehavioral Test Batteries for Use in Environ Health Field Studies. ASTDR, US Dept. of Health and Human Services, Agency for Toxic Substances and Disease Registry, December 1992)) e dalla Batteria di Test Neurocomportamentali dell’OMS, sviluppata congiuntamente al NIOSH ((Neurotoxicity: Identifying and Controlling Poisons of the Central Nervous System. Congress of the United States, Office of Technology Assessment (OTA-BA-436), April, 1990)).

Entrambi i Test di Reazione Semplice e a Scelta sono metodi accettati per la valutazione dell’encefalopatia tossica in persone esposte a neurotossine ((W.M. Rom, Editor, Environmental and Occupational Medicine, Little, Brown, and Co., Boston, MA)) e sono convalidati dall’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)).

Per il Tempo di Reazione è testato usato uno stimolo visivo generato dal computer, usando la lettera A solo per la Reazione Semplice e le lettere A e S per il Tempo di Reazione con Scelta. Il tempo è monitorato dal computer così come il tempo tra l’apparizione della lettera sullo schermo e la pressione del tasto relativo sulla tastiera, a sua volta monitorata dal computer (Neuro-Test, Inc., Pasadena, California). I numeri appaiono sul computer ad intervalli di tempo casuali come le lettere A e S nel test a Scelta. Il tempo è monitorato dall’orologio del computer.

Ai pazienti vengono forniti 20 serie di test per il Test di Reazione Semplice, dei quali i primi 13 sono per fare pratica. Poi viene fatta la media dei punteggi degli ultimi 7 gruppi di test.

Dopo una pausa adeguata vengono forniti 20 gruppi di Test di Reazione con Scelta, usando i primi 13 per fare pratica. I punteggi medi (mediana) degli ultimi 7 gruppi per ciascuno dei due test sono cronometrati dal computer. Il punteggio del Tempo di Reazione con Scelta è il più veloce tra i due calcoli della media.

Test dell’equilibrio

Il Test dell’equilibrio e della posturografia computerizzata è un metodo sofisticato di individuazione del danno neurologico indotto dalle sostanze chimiche ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)) ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)) ed è suggerito dal Governo degli Stati Uniti ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)); valuta la funzione nervosa periferica e sensoriale così come l’apparato vestibolare, quello della visione (nella parte ad occhi aperti) e i centri integrativi nel cervello ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)) ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). Non consente falsificazioni dovute ad influenze culturali o di educazione e si può eseguire a tutte le età ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)).

Numerosi studi epidemiologici sono stati condotti confrontando individui malati esposti a sostanze chimiche e gruppi sani di controllo ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)).

Questo ampio archivio di dati consente una valutazione valida ed accurata dell’encefalopatia neurotossica ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). Il disturbo dell’equilibrio è stato riscontrato in molti gruppi di persone con sintomi cronici ed encefalopatia neurotossica successiva ad esposizioni chimiche ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)).

Le sostanze chimiche scoperte come causa di equilibrio anormale in questi studi epidemiologici comprendono gas di scarico di gasolio/diesel, alluminio (in scioglimento), clorina, monomero vinil cloride, toluene, triortocresilfosfato (TOCP), piombo tetraetile, etilene dibromide, etilene dicloride, benzene e altre sostanze chimiche aromatiche e poliaromatiche, il tricloroetilene, solventi misti, dibenzofurani, PCB, clordano, arsenico triossido, arsenico acido, parathion, carbamati, acido idrocloridrico, creosoto, idrogeno sulfide, fenoli, gas raffinati, ecc. ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)) e il 1,1,1 tricloroetano ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)) ((G.A. Kelafant etal “Toxic Encephalopathy due to 1,1,1, Tricholoroethane Exposure”, Amer J Indust Med 25: 439-446, 1994)). La stabilità posturale (test dell’equilibrio) è un metodo di valutazione dell’encefalopatia neurotossica come citato dall’Agenzia USA per la Protezione Ambientale (EPA) ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)).

Test del Contrasto Visivo

Questo test è consigliato dal Governo USA per la valutazione dell’encefalopatia neurotossica ((Neurobehavioral Test Batteries for Use in Environ Health Field Studies. ASTDR, US Dept. of Health and Human Services, Agency for Toxic Substances and Disease Registry, December 1992)) ((H.K. Hudnell, etal, “Battery of neurobehavioral tests recommended to ATSDR: solvent-induced deficits in microelectronics workers”, Toxicol Indust Health 12: 235-243, 1996)). Una esposizione chimica eccessiva può causare una funzione danneggiata del nervo ottico nell’occhio (macula) e del percorso del nervo ottico nel cervello ((H.K. Hudnell, etal, “Battery of neurobehavioral tests recommended to ATSDR: solvent-induced deficits in microelectronics workers”, Toxicol Indust Health 12: 235-243, 1996)) ((HK Hudnell and VA Benignus, “Carbon monoxide exposure and human visual detection thersholds”, Neurotox Teratol 11: 363-371, 1989)) ((WK Anger etal, “Neurobehavioral test methods for immediate use in environmental health studies of adults”, Neurotoxicol Teratol 16: 489-497, 1994)) ((DK Broadwell etal, “Work-site neurobehavioral assessment of solvent exposed microelectronic workers”, Am J Indust Med 27: 677-698, 1995)).

Esempi di sostanze sono solventi ((HK Hudnell and VA Benignus, “Carbon monoxide exposure and human visual detection thersholds”, Neurotox Teratol 11: 363-371, 1989)) ((WK Anger etal, “Neurobehavioral test methods for immediate use in environmental health studies of adults”, Neurotoxicol Teratol 16: 489-497, 1994)), composti organici volatili ((H.K. Hudnell, etal, “Battery of neurobehavioral tests recommended to ATSDR: solvent-induced deficits in microelectronics workers”, Toxicol Indust Health 12: 235-243, 1996)) ((HK Hudnell and VA Benignus, “Carbon monoxide exposure and human visual detection thersholds”, Neurotox Teratol 11: 363-371, 1989)) e composti chimici misti ((HK Hudnell and VA Benignus, “Carbon monoxide exposure and human visual detection thersholds”, Neurotox Teratol 11: 363-371, 1989)) ((WK Anger etal, “Neurobehavioral test methods for immediate use in environmental health studies of adults”, Neurotoxicol Teratol 16: 489-497, 1994)) così come monossido di carbonio ((DK Broadwell etal, “Work-site neurobehavioral assessment of solvent exposed microelectronic workers”, Am J Indust Med 27: 677-698, 1995)) (per esempio nei prodotti della combustione). È stato dimostrato che questo test sia un metodo sofisticato e convalidato di valutazione del danno neurotossico ai nervi ottici ((Neurobehavioral Test Batteries for Use in Environ Health Field Studies. ASTDR, US Dept. of Health and Human Services, Agency for Toxic Substances and Disease Registry, December 1992)), ((H.K. Hudnell, etal, “Battery of neurobehavioral tests recommended to ATSDR: solvent-induced deficits in microelectronics workers”, Toxicol Indust Health 12: 235-243, 1996)) ((WK Anger etal, “Neurobehavioral test methods for immediate use in environmental health studies of adults”, Neurotoxicol Teratol 16: 489-497, 1994)), ((HK Hudnell etal, “The influence of vision on computerized-neurobehavioral test scores: A proposal for improving test protocols”, Neurotoxicol Teratol 186: 391-400, 1996)).

L’acutezza visiva è testata prima per accertarsi che sia corretta al massimo con gli occhiali. La Colonna A del test è usata per determinare se sia presente una carenza di vitamina A. La Colonna C è la più sensibile per il danno alla macula (nervo ottico centrale nell’occhio) che può essere influenzata dalle neurotossine. Il danno riduce la capacità di distinguere le forme visive, il movimento e la capacità visiva con la luce ridotta (per esempio di notte), ecc.

Test Visivo dei Colori

Questo test è stato effettuato con Lanthony 15 con una illuminazione standardizzata costante ((P Lanthony, “The desatured panel D-15” Doc Opthalmol 46: 185-189, 1978)). È un altro test neurofisiologico che è stato standardizzato per l’analisi computerizzata ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). È stato documentato un danno alla visione per un largo numero di sostanze chimiche ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)) ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)) e diversi composti possono danneggiare la visione dei colori ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)) ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)).

È stata dimostrata una perdita della visione dei colori con il Lanthony 15 in persone con esposizioni sintomatiche e con encefalopatia neurotossica causata da solventi, carbonio disulfide, stirene, vernici, inchiostri, negozi di ristampa, apparecchiature elettroniche, inchiostri per fotocopiatrici, gas di scarico di gasolio (diesel, alluminio (in scioglimento), clorina, monomero di vinil cloride, tricloroetilene, altri solventi, dibenzofurani, PCB, idrogeno sulfide e altre sostanze chimiche contenenti zolfo, ammoniaca, gasolio, fenoli, gas raffinati, n-exane ((A Seppalainen etal, “n-Hexane induced changes in visual evoked potentials and electroretinograms of industrial workers” Electroencephalography and Clinical Neurophysiology 47: 492-498, 1979)) e altre sostanze chimiche ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). Il pannello del Lanthony D-15 ((P Lanthony, “The desatured panel D-15” Doc Opthalmol 46: 185-189, 1978)) è usato per identificare un danno acquisito (tossico) alla visione dei colori. Si raccomanda e si esegue il punteggio usando il metodo di Bowman ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)) ((KJ Bowman, Acta Ophtalmol 60: 907-915, 1982)).

La perdita della visione dei colori può essere effetto di un danno tossico alle “lenti”, al nervo ottico nell’occhio o al percorso del nervo ottico nel cervello ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). Il danno alla retina spesso causa la perdita della visione dello spettro blu-giallo (tipo III) ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). Il danno al nervo ottico tende a causare la perdita dello spettro grigio-verde (Tipo I e/o Tipo III) ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)). Questo danno retinico blu/verde può progredire in stadi successivi che coinvolgono anche un danno al nervo ottico (rosso-verde) ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)).

Il danno al nervo ottico può portare anche ad una capacità ridotta di vedere la luce in contrasto scuro e ad una visione offuscata (acutezza visiva). La visione ridotta dei colori porta alla perdita in molte altre aree di attività perché molte attività quotidiane coinvolgono la visione e/o i colori. Il test di Lanthony è un metodo di valutazione dell’encefalopatia neurotossica accettato dall’Agenzia USA per la Protezione Ambientale (EPA) ((U.S. Environ Health Agency: Final Report: Principles of Neurotoxicity Risk Assessment, Fed Register, August 17, 1994)).

Percezione delle Vibrazioni

La valutazione della capacità di determinare la vibrazione a 128 cicli per secondo è un metodo riconosciuto e accettato di valutazione degli effetti delle sostanze chimiche e delle tossine sui nervi periferici ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)) ((MB Abou-Donia, Editor, Neurotoxixology, CRC Press, Boca Raton, FL 1992)) ((V Mathiowetz etal, “Grip and pinch strength: Normative data for adults”, Arch Phys Med Rehabil 66: 69-74, 1985)) ((RY Demers etal, “Peripheral vibratory sense deficits in solvent-exposed painters”, J Occup Med, 33: No. 10, 1051-1054, 1991)). È da considerare nella valutazione delle neuropatie periferiche ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)) ((MB Abou-Donia, Editor, Neurotoxixology, CRC Press, Boca Raton, FL 1992)) ((F Gerr etal, “Vibrotactile threshold measurement for detecting neurotoxicity: Reliability and determination of age- and height-standardized normative values”, Archiv of Environ Health 45: 148-154, 1990)) ed è accettato dal Governo USA ((MB Abou-Donia, Editor, Neurotoxixology, CRC Press, Boca Raton, FL 1992)).

Stretta della mano

Questo test che usa un dinamometro è raccomandato dal Governo ((USA Neurobehavioral Test Batteries for Use in Environ Health Field Studies. ASTDR, US Dept. of Health and Human Services, Agency for Toxic Substances and Disease Registry, December 1992)) come misurazione neurologica delle forze motorie, stabilendo che “la debolezza e la stanchezza sono sintomi comuni nelle persone esposte a tossine” ((Neurobehavioral Test Batteries for Use in Environ Health Field Studies. ASTDR, US Dept. of Health and Human Services, Agency for Toxic Substances and Disease Registry, December 1992)). È stato dimostrato anche che la stretta della mano è danneggiata negli studi epidemiologici su persone con sintomi dopo esposizioni a sostanze chimiche come clorina, arsenico, clordane, PCB, tricloroetilene, prodotti della combustione e altre sostanze chimiche ((K.H. Kilburn, Chemical Brain Injury, 1998, Van Nostrand Reinhold, New York, NY)).

Questo test è un metodo accettato di valutazione delle persone esposte a neurotossine ((W.M. Rom, Editor, Environmental and Occupational Medicine, Little, Brown, and Co., Boston, MA)). Il dinamometro Jamar dà la misurazione più accurata della stretta della forza motoria nella valutazione neurologica di persone esposte a neurotossine ((W.M. Rom, Editor, Environmental and Occupational Medicine, Little, Brown, and Co., Boston, MA)) e, quindi la misurazione più accurata della stretta della mano. E’ stata fatta anche della ricerca per predire la soglia normale nei bambini dell’età di 5-12 anni ((CL Ager etal, “Grasp and pinch strength in children 5 to 12 years old”, Amer J of Occup Therapy 38: 107-113, 1984)).

La dottoressa Grace Ziem laureata con un Master in Salute Pubblica alla Johns Hopkins University (1971) e con un Master in Scienza e Dottorato di Salute Pubblica alla Harvard University (1975), si occupa da quasi 40 anni di tossicologia, medicina del lavoro, igiene industriale, epidemiologia ambientale e del lavoro. Ha insegnato medicina alla University of Maryland , School of Medicine e politiche dei salute ambientale alla Johns Hopkins Scholl of Public Health. E’ stata consulente per l’OSHA del Maryland, per il Dipartimento di Salute dello Stato del New Jersey, per il Dipartimento dell’Ambiente del Maryland, per l’OMS, per il Congresso degli Stati Uniti, per l’Accademia Nazionale delle Scienze, per l’Agenzia di Protezione Ambientale (EPA), per l’Agenzia del Registro delle Sostanze Tossiche e delle Malattie, per il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, per il Dipartimento dei Servizi Sanitari dello Stato della California, per l’Associazione Americana di Malattie Polmonari e per altre Agenzie. Maggiori informazioni sul suo sito www.chemicalinjury.net

Foto di Darko Stojanovic da Pixabay

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