Scritto da Ronald J.Frisanti, D.C., D.A.B.C.O.
Traduzione di Francesca Romana Orlando per AMICA
Traduzione di Francesca Romana Orlando per AMICA
Si ringrazia l’autore per la concessione della pubblicazione ad AMICA
Una donna di 25 anni inizia la sua nuova carriera come insegnante in una scuola di secondo grado. Dopo tanti anni di preparazione, questa nuova insegnante è pronta a servire il pubblico e ad aiutare i suoi giovani studenti a leggere e a scrivere.
Cominciare a lavore in una scuola ristrutturata di recente è un motivo ulteriore di orgoglio per la insegnante della nostra storia che è così felice di essere entrata far parte del sistema formativo. Tutto sta andando per il verso giusto… non potrebbe essere più felice!
Sono passati tre mesi quando la nostra maestra nota che la sua concentrazione non va bene. Si sente un po’ confusa, del tutto diversa da come è di solito. Suo marito si preoccupa che forse lei si sta impegnando troppo e la incoraggia a rallentare e ad essere più calma. Con il passare delle settimane, inizia a sentire male sopra gli occhi e dietro la testa. Il dolore è sempre più frequente fino a 3-4 volte alla settimana.
Dopo sei mesi passati dentro la scuola i suoi sintomi peggiorano. Oltre ai mal di testa, la scarsa concentrazione e all’irritabilità, ora soffre anche di insonnia, piange per niente e ha notato un insolito tremore al volto, alle mani e ai piedi.
Preoccupata, la nostra entusiasta maestra, decide di andare dal suo medico di famiglia. Dopo una breve visita e valutazione sullo stato fisico, il medico ritiene che lei sia solo sovraccaricata e le suggerisce di rallentare il lavoro. Nel frattempo le prescrive lo Xanax, un leggero tranquillante per calmarle i nervi. Rassicurata che non c’e niente di grave, la nostra insegnante torna dai suoi giovani alunni e va avanti con il suo lavoro.
Passano altri tre mesi e stavolta la nostra insegnante, una volta così motivata, è ora solo “l’ombra” di se stessa. Deve raccogliere tutte le sue energie per attivarsi al mattino. Ha grandi difficoltà a preparare le lezioni e si sente semplicemente esausta! Cade in uno stato di disperazione e viene mandata da uno psichiatra che le diagnostica una depressione, le prescrive un antidepressivo e le suggerisce una psicoterapia.
Dopo due anni di tentativi con un vasto assortimento di antidepressivi e numerose ore di psicoterapia, la nostra giovane insegnante è finita in un incubo…una rete di definizioni mediche… depressione, sindrome da stanchezza cronica, stress… solo per citarne alcune!
Possibile che stia sfuggendo qualcosa?
Ogni anno migliaia di insegnanti sono afflitti da una condizione che semplicemente “strappa” loro via la vita. Molti medici non riescono a capire cosa ci sia dietro questa misteriosa malattia. Sfortunatamente, molti sono guardati come ipocondriaci e continuano a soffrire anno dopo anno.
La diagnosi
Per un colpo di fortuna e dopo molte preghiere si la protagonista della nostra storia si è imbattuta in un articolo che descriveva esattamente tutti i suoi problemi. Rimase sorpresa nello scoprire che non era sola e che migliaia di altri insegnanti stanno vivendo il suo stesso dramma.
Riuscì a trovare un medico preparato per questo tipo di diagnosi difficili e apprese di essere affetta da una malattia chiamata “Sensibilità Chimica Multipla (MCS)”. Alcuni medici hanno coniato il termine “Sindrome dell’insegnante intossicato” a causa del numero elevato di insegnanti affetto da questi sintomi.
Cos’è la MCS?
La “Sensibilità Chimica” è un termine nuovo, ma circola da anni. La diagnosi di MCS è stata studiata dall’allergologo Theodor G. Randolph (1906-1995) che ha scoperto che molti suoi pazienti si ammalavano a causa di sostanze chimiche che erano normalmente considerate sicure al dosaggio previsto dalla legge.
Negli anni ’50 il dott. Randolph concluse che alcune persone non riuscivano ad adattarsi alle sostanze chimiche sintetiche moderne. Grazie alla ulteriore ricerca sulla MCS, i medici suggeriscono che il sistema immunitario sia come un barile che si riempie continuamente di sostanze chimiche fino a quando traboccano e appare il sintomo.
Le sostanze potenzialmente tossiche comprendono:
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La formaldeide che si trova nell’isolante schiumogeno, nel legno truciolato e compensato, nel trattamento dei tessuti, nelle moquette nuove, nelle imbottiture di poliuretano espanso (usato nei cuscini, nei materassi e nei tappetini), nelle cose mobili o prefabbricate, negli adesivi, negli abiti sintetici che sono resistenti al restringimento.Vapori di petrolio: da caldaie a petrolio, filtri per l’aria condizionata e motore, apparecchiature da cucina come affettatrici, apribottiglie, frullatori.
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Plastica di polietilene: finta pelle, fiori artificiale, tende da doccia.
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Sostanze detergenti per la casa come quelle per il lavaggio a secco dei vestiti, le palline di naftalina, prodotti pulisci tappeti, vernici, solventi, togli macchie, profumatori ambientali, composti per lavare i vetri.
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Poliestere nei vestiti, nella tappezzeria, nella biancheria per la casa , per le imbottiture e per i cuscini.
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Residui di pesticidi sul cotone, sulla lana e negli ambienti, dopo la loro applicazione.
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Composti e epossidici adesivi sulle plastiche, sulle apparecchiature elettroniche (tv, microonde) che rilasciano dei gas quando riscaldati.
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Materiale scolastico come carta carbone, inchiostro, colle, sostanze chimiche copiative.
Come creano problemi queste sostanze chimiche?
Per la maggior parte delle persone l’esposizione alle sostanze chimiche suddette non può creare alcun rischio per la salute. Tuttavia, un individuo può venire a contatto con una stanza pitturata di fresco e iniziare ad avere confusione, nausea, mal di testa, ecc.
Generalmente, per sviluppare la malattia, serve un’esposizione costante ogni giorno a varie tossine che si accumulano e alla fine superano la capacità del corpo di eliminarle. Quando il sistema di disintossicazione funziona bene, protegge dal sovraccarico di sostanze chimiche a basse dosi.
È interessante notare che le sostanze chimiche più usate oggi sono state prodotte egli ultimi 40 anni. Sembra piuttosto evidente che queste sostanze sono state prodotte ad un ritmo più veloce di quello necessario al nostro corpo per liberarsene.
Le sostanze chimiche sono note per danneggiare la parte delle cellule che produce energia, provocando un indebolimento della membrana cellulare e una diminuzione della capacità di pompare fuori le tossine. Quando questo accade, si può soffrire di stanchezza, debolezza, memoria scarsa, emicrania, insonnia, ansia, ecc.
Cos’è accaduto alla nostra insegnante?
Quando è arrivata nella nuova scuola, la maestra era venuta a contatto con vernici fresche, moquette nuova, mobili nuovi, ecc. tutti presenti nella sua piccola stanza. La situazione fu complicata da una ventilazione inadeguata. Quando l’accumulo di tossine nel suo corpo divenne troppo alto, alcune sostanze non riuscivano più ad essere smaltite, producendo un sovraccumulo nel sangue e un peggioramento continuo delle sue condizioni di salute.
Come fu aiutata?
La nostra insegnante fu visitata attentamente dal medico, fece analisi del sangue per la funzionalità epatica e un test sulla capacità di disintossicazione, usato per determinare quanto il suo corpo può liberarsi dalle tossine. È stato fatto anche un test del sangue per valutare l’esposizione che stabilisce la presenza di tossine. È stato stilato un elenco delle sostanze tossiche sospette e una valutazione del sistema di aerazione della scuola.
I risultati dopo aver sofferto per due anni, i suoi test mostravano:
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la funzionalità epatica era normale.
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il profilo delle capacità di disintossicazione era seriamente compromesso producendo una incapacità di metabolizzare il carico delle sostanze chimiche.
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il test del sangue rivelò alti livelli nel sangue di formaldeide, toluene e xylene.
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i risultati si correlavano precisamente con i suoi livelli alti di sostanze chimiche nel sangue.
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come si sospettava, sebbene la scuola fosse stata sottoposta ad un “lifting” superficiale, con mobili nuovi e una passata di vernice sui muri, il sistema di aerazione funzionava e circa il 40% della sua portata e richiedeva un potenziamento!
La cura
Il primo passo fu iniziare un trattamento di potenziamento della sua capacita di disintossicarsi. Il passo successivo fu il miglioramento del sistema di aerazione nella scuola e l’acquisto, da parte dell’insegnante, di un sistema di purificazione dell’aria a quattro livelli per la sua classe.
Alla fine la maestra ricevette un controllo della sua classe per avere un ambiente sicuro. Le sostanze tossiche sono state sostituite con prodotti atossici. Lo stesso fu fatto nella sua abitazione.
Il finale
In due settimane la nostra insegnate iniziò a notare un miglioramento della sua salute. La sua energia iniziò a crescere gradualmente, il mal di testa compariva una volta ogni 15 giorni, la depressione diminuì e l’insonnia lasciò il posto ad un sonno riposante. Dopo due mesi e mezzo si sentiva di nuovo la stessa di prima e ha continuato così da allora.
Il commento del dott. Frisanti
Questo articolo presenta un caso vero e dimostra la triste realtà che migliaia di persone stanno soffrendo inutilmente. Se un medico non ha studiato e non è stato educato a fare diagnosi di patologie ambientali, sempre più persone, soprattutto insegnanti e altri professionisti che lavorano in ambienti simili, continueranno a sviluppare la MCS e sfortunatamente saranno “etichettati” come malati non diagnosticabili o, peggio, ipocondriaci. La verità è che c’è una risposta per loro e questa risposta può fare uscire molte persone dal loro incubo.
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