Comunicato Stampa – Roma, 4 febbraio 2015
Il Parlamento francese ha approvato il 29 gennaio una legge sui campi elettromagnetici. “E’ una legge innovativa non solo perché pone seri limiti alla diffusione delle tecnologie da radiofrequenza, ma anche perché prende provvedimenti sulla Elettrosensibilità, una condizione di intolleranza ai campi elettromagnetici presenti nella vita quotidiana che colpisce dal 3 al 6 % della popolazione”, commenta la Dott.ssa Romana Orlando, giornalista e Vice Presidente di AMICA.
“In Francia ci sono addirittura dei rifugi di elettrosensibili sulle Alpi dove i malati possono sopravvivere lontani dalla corrente elettrica e da antenne dei cellulari e del Wi-Max. Nonostante si tratti di un problema sociale in costante aumento anche nel nostro Paese, l’OMS ritarda a riconoscere questa patologia e a stabilire delle linee guida anche a causa dell’interferenza di interessi economici dell’industria delle telecomunicazioni che condizionano la ricerca sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici, ma va ricordato che proprio uno studio italiano nel 2014 ha dimostrato che gli elettrosensibili presentano un aumento dello stress ossidativo tipico delle esposizioni ad inquinanti ambientali, confermando peraltro scoperte precedente di studi su animali esposti a radiofrequenza”.
Tra le varie disposizioni la nuova legge francese prevede che:
- Chiunque intenda costruire uno o più impianti radiofonici regolamentati dal ANFR (Agenzia Nazionale delle Frequenze, equivalente francese della Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti) deve presentare all’amministrazione locale, se richiesto dal sindaco, il calcolo dei campi elettromagnetici che saranno generati. Queste informazioni devono essere rese disponibili al pubblico.
- All’interno dell’ANFR verrà creato un comitato consultivo nazionale sui livelli dei campi elettromagnetici a cui è esposta la popolazione. Questo comitato darà informazioni a tutti i soggetti interessati. La ANFR stilerà relazioni annuali per il comitato consultivo sui risultati di tutte le misurazioni dei campi elettromagnetici in Francia, nonché sulle misure adottate per ridurre i livelli di esposizione in luoghi “atipici” dove i livelli sono più alti. La ANFR compilerà un censimento annuale dei luoghi con esposizioni atipiche e un rapporto periodico sulle misure adottate per ridurre l’esposizione in tali luoghi.
- Entro un anno da gennaio 2015, la ANFR produrrà una mappa a livello municipale di tutti i ripetitori di cellulari in Francia.
- Qualsiasi pubblicità sui telefoni cellulari dovrà menzionare, in modo chiaro e leggibile, le raccomandazioni sull’uso di un dispositivo accessorio che riduca l’esposizione della testa alle radiazioni di radiofrequenza. I trasgressori sono soggetti ad una multa di 75.000 €.
- E’ vietata la pubblicità che promuove l’uso di telefoni cellulari senza tali accessori. I trasgressori sono soggetti ad una multa di 75.000 €.
- Chiunque venda un telefono cellulare deve fornire, su richiesta, un accessorio ideato per i bambini sotto i 14 anni di età, che riduca l’esposizione della testa alle radiazioni da radiofrequenza.
- La connessione ad Internet senza fili è vietata nei luoghi dedicati all’accoglienza al riposo, e alle attività di bambini sotto i 3 anni di età.
- L’accesso senza fili a Internet nelle scuole elementari deve essere disabilitato quando non in uso per l’insegnamento.
- A un anno dal gennaio 2015, il governo dovrà sottoporre al Parlamento un rapporto sulla Elettrosensibilità.
“La legge quadro italiana sull’elettrosmog del 2001 non ha nulla da invidiare a questa legge, ma mancano da anni i decreti attuativi, come quelli per limitare le esposizioni dai dispositivi mobili come i cellulari. Altre leggi successive, inoltre, hanno sottratto di fatto agli enti locali, come i Comuni, il potere di stabilire limiti più stringenti e cautelativi e i piani antenne mancano in molti comuni importanti, come per esempio Roma dove soltanto in questi mesi si sta discutendo di una legge per regolamentare il settore.”
Fonte “Le Monde”: http://www.lemonde.fr/planete/article/2015/01/29/une-loi-pour-encadrer-l-exposition-aux-ondes_4565339_3244.html
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CHI SIAMO
A.M.I.C.A.– Associazione per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale – nasce il 21 maggio 2003 per promuovere la conoscenza e la consapevolezza riguardo ai problemi di salute causati dall’esposizione a campi elettromagnetici e a sostanze chimiche presenti nell’ambiente e nei prodotti d’uso comune.
Il lavoro dell’associazione parte dal presupposto che la legislazione ambientale in Italia e in Europa non tiene sufficientemente conto del Principio di Precauzione ed è fortemente condizionata da interessi economici, perciò è necessario reperire informazioni scientifiche indipendenti per incoraggiare lo sviluppo di politiche sanitarie e ambientali più efficaci nel proteggere la popolazione.
A.M.I.C.A. è particolarmente impegnata:
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per il riconoscimento della Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e della Elettrosensibilità, ma anche per la tutela della cosidetta Sindrome da Sensibilità Centrale, una condizione complessa che racchiude la Sindrome da Fatica Cronica, la Fibromialgia ed altre; per questo collabora con molte associazioni partner e fa parte del Comitato Internazionale per l’Inserimento della MCS e della EHS nel codice ICD-11;
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per il riconoscimento della Sindrome da Mercurio Odontoiatrico anche detta “Sindrome di Daunderer”;
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per l’abbassamento di tutte le fonti di esposizione al mercurio, soprattutto quello odontoiatrico, e per tale ragione fa parte dell’Alleanza Mondiale per un’Odontoiatria Senza Mercurio e del gruppo di lavoro Zero Mercury;
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per l’abbassamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici con l’abbassamento da 6 a 0,6 Volt/m (misurati in 6 minuti) e per questo fa parte dell’Alleanza Internazionale per i Campi Elettromagnetici (IEMFA).