La Fondazione Svedese per la Protezione dalle Radiazioni ha pubblicato una ricerca sulla incidenza dei tumori cerebrali in Danimarca, sulla base della statistiche pubblicate dal Registro Danese dei Tumori, e ha scoperto che l’incidenza non è mai stata così alta come nel 2015.
Il numero di persone colpite da tumori cerebrali, infatti, è più che raddoppiato dal 1990 e l’aumento più consistente si è verificato nei dieci anni precedenti il 2015. Se nel 1990 si contavano 827 casi di tumore cerebrale, nel 2015 i casi sono arrivati a 1.807.
Secondo i ricercatori della fondazione svedese non sembra un caso il fatto che proprio nello stesso decennio l’uso del telefono cellulare sia aumentato enormemente.
Tumori cerebrali in Danimarca
In Danimarca si è osservato un aumento delle diagnosi nella fascia di età 0-39 anni e i dati mostrano che i tumori del sistema nervoso centrale sono aumentati più di qualsiasi altro tipo di tumore negli ultimi dieci anni nella stessa fascia di età.
Se nel 2006 erano 186 giovani di età compresa tra 0-39 anni con una diagnosi di tumore del sistema nervoso centrale, nel 2015 il numero è salito a 271.
Considerando che, secondo il rapporto 2016 dell’Agenzia We Are Social, in Italia l’84% degli italiani, pari a circa 50 milioni di persone, è utente di una connessione cellulare e che il numero dei dispositivi si aggira intorno agli 80 milioni, cioè ci sono quasi due cellulari per ogni utente, è facile comprende che l’impatto delle radiazioni dei cellulari in termini di salute pubblica rischia di essere molto alto nei prossimi anni.
Tumori cerebrali negli Stati Uniti
L’aumento di tumori cerebrali nei giovani è stato scoperto anche da una ricerca americana del febbraio 2016 pubblicata sulla rivista Neuro-Oncology e finanziata dall’Associazione Americana per i Tumori Cerebrali (ABTA). Tale ricerca ha scoperto che i tumori cerebrali maligni sono la causa più diffusa di morte correlata a cancro negli adolescenti e nei giovani adulti di età 15-39 anni e il tipo più comune di cancro nei ragazzi tra i 15 e i 19 anni.
Pubblicità rassicurante
A fronte delle evidenze scientifiche che mostrano sempre più un possibile aumento del rischio di tumori cerebrali correlati all’uso del cellulare, manca qualsiasi informazione rivolta ai consumatori e un gestore della telefonia mobile come Vodafone può persino utilizzare tranquillamente una bambina e una donna in gravidanza nella sua pubblicità, nonostante siano proprio i feti in formazione e i bambini i soggetti più vulnerabili agli effetti biologici delle radiazioni elettromagnetiche.
Clicca qui per consultare il Registro dei Tumori della Danimarca.
Autore: Francesca Romana Orlando, giornalista e Vice Presidente di AMICA