Pubblicato con il permesso dell’editore Dr. Rosalie Bertell di International Perpectives on Public Health e Marion Odell per l’International Institute of Concern for Pubblic Health.
Grazie alla magnanima disponibilità dell’autore Dr. Heuser che ha autorizzato la pubblicazione delle traduzioni promuovendo un’azione di fiducia sulla correttezza del lavoro eseguito da altri.
Traduzione dal tedesco del Prof. Franco Bottarelli.
Agenzie pubbliche governative stanno avendo una coscienza sempre maggiore dei pericoli di tumori che questi agenti chimici possono causare; il fatto che gli agenti chimici abbiano un loro effetto sul cervello, sul sistema immunitario, su quello endocrino e sui polmoni e altre funzioni spesso non è capito con la dovuta chiarezza e perciò non è affrontato.
Il danno acuto da agenti chimici è ben descritta in molte pubblicazioni scientifiche e manuali, il fatto che le sofferenze a vari sistemi del corpo umano croniche possono svilupparsi dopo l’esposizione a questi agenti chimici, anche questo fatto non è compreso in maniera adeguata.
Ogni volta che i medici non capiscono delle sofferenze su diversi sistemi del corpo umano, essi tendono a psichiatrizzare a psicologizzare le sofferenze del paziente e le sue condizioni usano delle diagnosi, come ad esempio quelle psicosomatiche o somatoformi, cioè disordini somatoformi. del disordine da stress post-traumatico ed altre.
In questa presentazione io delineerò un approccio pratico al paziente con una sofferenza e vari sistemi del suo corpo, dopo l’esposizione a questi agenti chimici; quello che segue è un protocollo che è servito a me e ai miei pazienti in maniera adeguata. Documenterà la lesione chimica, se presente e così permetterà un giudizio obiettivo delle sofferenze del paziente stesso.
Questo protocollo fu presentato per la prima volta nel (1997) ma non è stato pubblicato in tempo.
La funzione del S.N.C. (SISTEMA NERVOSO CENTRALE) dovrebbe essere esaminata con una valutazione neuropsicologica (vanno inclusi anche dei test sulla dissimulazione), e dovrebbe essere inoltre integrata da una SCAN della funzionalità cerebrale (SPECT o PET), in pazienti che lamentano avere disturbi nella funzionalità cognitiva, nella memoria a breve termine, nell’equilibrio ed anche cambiamenti del comportamento e confusione, stato confuso intermittente (3,4,5).
Delle anormalità significative possono essere documentate con l’esame P.E.T. dopo l’esposizione ad agenti chimici, degli esempi sono mostrati nelle figure 1, 2, e 3. Abbiamo visto e valutato più di trenta pazienti che mostravano una menomazione significativa delle funzioni neuropsicologiche e avevano degli esami SCAN cerebrali tipo P.E.T., altamente anormali.
Lo SCAN originale può servire in maniera adeguata come punto base e confrontato con gli SCAN successivi in modo da valutare l’impatto di future esposizioni agli agenti chimici, o anche naturalmente delle terapie, cioè gli effetti di terapie.
Se gli esami SPECT o PECT non sono disponibili, sono raccomandati degli studi elettroencefalografici e un tipo d’esame che si chiama: RISPOSTA DEI POTENZIALI EVOCATI (incluso anche il P-300).
Delle anormalità strutturali, vengono escluse con uno SCAN cerebrale: M.R.I. mentre la funzionalità dei vasi cerebrali è valutata con un esame M.R.A.
Le funzioni dei nervi periferici sono tradizionalmente esaminate, testate prima di ottenere degli studi sulla velocità di produzione del nervo e dell’esame EMG tuttavia l’esame CPT è un test più sensibile, perciò raccomandabile in pazienti che lamentano degli intorpidimenti, dei formicolii, dei dolori, dei pruriti ed altre sensazioni anormali dopo l’esposizione ad agenti chimici.
L’esame dell’occhio dovrebbe servire a testare i pazienti che hanno la sindrome dell’occhio asciutto che si trova frequentemente dopo l’esposizione ad agenti chimici irritanti (SYNDROME- WHICS) e che può essere responsabile di sofferenze che riguardano appunto gli occhi e che può essere: l’irritazione, l’occhio asciutto. il prurito spesso una visione confusa e intermittente.
L’esame ENT documenterà spesso un’evidenza obiettiva: atrofia, rossore, della rinite cronica, della laringite cronica, l’irritazione alle corde vocali e la disfunzione dell’apparato vocale, spesso viene diagnosticata e quindi spiega le sofferenze che riguardano per esempio: la raucedine, la tosse e l’insufficienza respiratoria (6).
Per quanto riguarda la funzione polmonare, cioè i test che vengono fatti sulla funzione polmonare documenteranno delle menomazioni ostruttive e o restrittive che in seguito spiegheranno sofferenze concernenti l’insufficienza respiratoria e la tosse. Per quanto riguarda l’asma cronica che dura da molto tempo questa si può sviluppare e continuare per molti anni dopo anche un periodo breve d’esposizioni ad agenti chimici irritanti malati.
L’esame della funzione endocrina, cercherà delle evidenze per quanto riguarda l’anormale funzionalità della tiroide, è secondario questo alla tiroide cronica che a sua volta può svilupparsi dopo l’esposizione ad agenti chimici, ma anche si rivolgerà ai periodi mestruali irregolari (7) ad aborti spontanei e a funzioni anormali dei testicoli. Nella nostra popolazione maschile, un’alta percentuale, a volte più del 50% di sperma con una morfologia anormale succede spesso dopo esposizioni ad agenti chimici (9).
Un consulto dermatologico si dovrebbe fare per i pazienti che lamentano delle irritazioni della pelle lividi e pruriti quando un paziente si lamenta di un rossore o di reazioni anafilattoide, è indicata una biopsia della pelle.
La funzione immunologica dovrebbe essere studiata in ogni paziente dopo che sono stati esposti ad agenti chimici; alcuni componenti, come ad esempio le cellule TAC che sono anticorpi chimici sono indicatori dell’esposizione agli agenti chimici stessi (10), anche altre, come ad esempio, le cellule NK, appunto, queste, cellule NK possono essere toccate da questi agenti chimici e se sono basse per un significativo periodo di tempo, può spiegare l’aumentato rischio di cancro in questi pazienti (11).
La funzione immunologica menomata, spiega anche perché molti pazienti soffrono di varie infezioni virali, quali: batteriche, da funghi ed altre come ad esempio mycoplasma dopo l’esposizione a questi agenti chimici.
(Ci sono quindi chiarificazioni su queste immagini, pagina contrassegnata col numero 43).
Nella figura 1°, come possiamo vedere, la visione bilaterale destra e sinistra della superficie celebrale, cioè della corteccia celebrale, in una presentazione tridimensionale, nella figura 1° si noti la superficie normalmente liscia ed equilibrata; GEHIRN-SCAN-PET del cervello dopo la somministrazione di glucosio radioattivo FDG il quale distribuisce in maniera eguale, attraverso la superficie celebrale e quindi rifletta la normale funzione celebrale stessa.
Nella figura 2° invece c’è anche qui un esame PET tridimensionale del lato, sia destro, che sinistro della superficie celebrale, però dopo che c’è stata una esposizione significativa ad agenti chimici neurotossici la quale esposizione è durata per parecchi anni fino al gennaio 1998. L’esame SCAN fu fatto nel febbraio 1998.
Nella figura 3° c’è un esame PET-SCAN del cervello di un altro paziente che è stato esposto ad agenti chimici, approssimativamente per 16 mesi, prima che l’esame SCAN stesso fosse fatto. Si è rivelato che la menomazione neuropsichica è continuata da allora.
L’autoimmunità frequentemente si sviluppa dopo l’esposizione ad agenti chimici; un ANA positivo, la presenza di mielina di tiroide ed altri anticorpi sono esempi di un’autoimmunizzazione indotta chimicamente. Queste reazioni sembrano spingere alcuni pazienti che hanno delle lesioni chimiche nella direzione di SLE e o MS (LUPUS ERITEMATOSO e SCLEROSI MULTIPLA) (12).
Anormalità metaboliche possono accadere dopo l’esposizione ad agenti chimici, esempi sono anormalità nel metabolismo porfirinico.
Regolari esami di laboratorio si usano per escludere condizioni che possono non essere collegati all’esposizione chimica, documentano anche anormalità a livello del fegato e della funzione renale che possono accadere dopo un’esposizione grave.
Ulteriori studi e consulti d’esperti si dovranno ricercare quando vengono indicati.
La lesione chimica può essere abbastanza grave da essere appunto disabilitante, spesso ha come risultato una menomazione multisistemica descritta sopra e inoltre anche affaticamento cronico cioè sindrome da fatica cronica e fibromialgia con dolori cronici. La maggior parte dei pazienti quindi a questo punto sviluppano gravi depressioni, naturalmente questa depressione è secondaria piuttosto che primaria e di solito non viene correttamente diagnosticata dai medici e dai funzionari delle assicurazioni.
In conclusione: l’esposizione ad agenti chimici è diventata parte della nostra vita quotidiana e può in individui sensibili, portare a sofferenze e a menomazioni significative, di solito multisistemiche. Test obiettivi sono disponibili per documentare questa menomazione; se usati in maniera giudiziosa essi costituiscono un protocollo clinico, per la valutazione, la valutazione di molti individui che ne divengono affetti, ne sono menomati e a volte resi invalidi come conseguenza della lesione chimica e da cui essi non si riprenderanno, non guariranno.
(Seguono poi i riconoscimenti e i ringraziamenti del Professor HEUSER G.M.D. ai vari centri e alle personalità intervenute, riferisce che gli esami SCAN con la camera ADAC sono stati eseguiti al: MEDICAL IMAGING CENTER OF SOUTHERN in CALIFORNIA direttore DOTT. B. JABOUR ed altre persone intervenute vengono ringraziate.
MENOMAZIONI A PIU’ DI UN SISTEMA BIOLOGICO DEL CORPO UMANO DOPO LE LESIONI TOSSICHE DA AGENTI CHIMICI. QUESTO E’ UN PROTOCOLLO DIAGNOSTICO CLINICO
Tomography
Demonstration of Long Term Functional Abnormalities. Toxicology and Industrial Health (in press).
Massachusetts. Biological Psychology 48: 86-87, 1998.
The Physiologist 39: pA83, 1996.