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Opzioni terapeutiche contro il Covid-19 nei pazienti con Sensibilità Chimica Multipla e fibromialgia

I pazienti con Sensibilità Chimica Multipla e con Fibromialgia potrebbero essere più vulnerabili alle conseguenze infiammatorie dell’infezione da Covid-19 perché queste due malattie sono caratterizzate da uno stato infiammatorio cronico.

Tuttavia, l’essere affetti da queste malattie non necessariamente porta ad una prognosi sfavorevole. AMICA, infatti, ha ricevuto la testimonianza di una persona giovane affetta da MCS, che si è ammalata di Covid-19, e ha superato la malattia con febbre alta da sola in casa, riportando come unica conseguenza delle alterazioni persistenti del gusto e dell’olfatto.

Quali terapie possono sopportare meglio questi pazienti?

Tra le tante terapie utilizzate nel trattamento dei pazienti con Covid-19 c’è l’ozonoterapia. Ad iniziare il trattamento dei pazienti con Covid-19 con questa terapia è stata l’équipe del dott. Amato De Monte, direttore del Dipartimento di anestesia e rianimazione dell’Azienda sanitaria universitaria di Udine “Friuli centrale”,  e dall’infettivologo Dott. Carlo Tascini, direttore della clinica Malattie infettive, E’ stata usata negli ospedali di Udine e di Tolmezzo, in associazione ai farmaci antivirali, per i pazienti più gravi che rischiavano di essere portati in terapia intensiva e intubati. I risultati preliminari mostrano che l’ozonoterapia può rallentare l’infiammazione e quindi diminuire il danno ai polmoni.

Il dottor De Monte ha raccontato a “La Repubblica” che la procedura è molto semplice e non troppo costosa: al paziente vengono prelevati 200 millilitri di sangue che vengono trattati con ozono per una decina di minuti e poi reiniettati per circa tre o quattro volte.

I medici hanno inviato la richiesta di autorizzazione alla sperimentazione all’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, e al Comitato etico dell’Istituto Spallanzani di Roma per studiare 200 pazienti.

Anche al presidio Eastman sede del Covid hospital 5 del Policlinico Umberto I è stata avviata la sperimentazione del trattamento dei casi Covid-19 con ozonoterapia su 50 casi e i primi risultati sono incoraggianti anche perché non ci sono effetti collaterali. Se ne occupa il responsabile Francesco Pugliese, direttore del Dea dell’Umberto I e della Scuola di specializzazione di anestesia e rianimazione.

Il Prof. Umberto Tirelli, oncologo esperto di Sindrome da Fatica Cronica e patologie correlate come Sensibilità Chimica Multipla e Fibromialgia, negli ultimi anni sta proponendo ai pazienti con queste patologie proprio l’ozonoterapia come terapia antinfiammatoria. In questa intervista rilasciata dal professore a Francesca Romana Orlando per il libro “Vincere la MCS”, che è tra gli omaggi di AMICA, si parla proprio di questo approccio terapeutico innovativo.

Come spiega il sito degli anestesisti Anestesia Web ci sono delle controindicazioni specifiche per la ozonoterapia, come gravidanza, ipertiroidismo, favismo, gravi malattie cardiovascolari e/o ematologiche e/o respiratorie in fase clinica di scompenso.

Intervista al Prof. Umberto Tirelli 

Specialista in Oncologia, Clinica MEDE, Sacile (PD).

Fonte: La Repubblica, 6 aprile 2020

Fonte: La Repubblica 3 aprile 2020 

Foto in copertina  di Gerd Altmann da Pixabay

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