Il governo dell’Australia ha pubblicato un lungo documento sulle necessità della ricerca sulla Sensibilità Chimica Multipla.
Gli uffici governativi per la Valutazione e Notifica delle Sostanze Chimiche Industriali (National Industrial Chemicals Notification and Assessment Scheme, NICNAS) e l’Ufficio per la Sicurezza delle Sostanze Chimiche e la Salute Ambientale (Office of Chemical Safety and Environmental Health’s, OCSEH) hanno pubblicato il rapporto da titolo “Revisione della Letteratura Scientifica: Identificare le esigenze chiave della ricerca” sul sito: http://www.nicnas.gov.au/Current_Issues/MCS.asp.
Questi due uffici NICNAS/OCSEH avevano pubblicato una bozza del rapporto circa un anno fa e avevano chiesto alle associazioni, ai medici e agli esperti di tutto il mondo di inviare un proprio commento per migliorarlo e apportare notizie e fatti che non erano stati considerati. Anche noi dell’Associazione AMICA avevamo inviato il nostro commento e abbiamo autorizzato a darne la pubblicazione. Il rapporto finale si può scaricare cliccando qui.
NOTA DI AMICA La pratica di dare la pubblicazione delle bozze dei rapporti governativi è molto diffusa nel mondo anglosassone a differenza delle abitudini delle agenzie governative italiane che non tengono in alcuna considerazione l’opinione degli esperti esterni e delle associazioni. Basti pensare al fatto che AMICA aveva inviato al Consiglio Superiore di Sanità un commento molto critico sul rapporto del Gruppo Inter-Regionale sulla MCS (costituito dall’istituto Superiore di Sanità). Il CSS non ha tenuto assolutamente conto delle note inviate da AMICA insieme ad una voluminosa documentazione, tanto è vero che alla fine del 2008 anche il suo parere non citava il Consenso del ’99 e affermava che l’OMS promuoverebbe una definzione di MCS come di “Intolleranza Ambientale Idiopatica”, una cosa notoriamente falsa. Si tratta di una notizia fatta circolare da medici vicini all’industria e pubblicamente smentita dalla stessa OMS e non è una questione da poco perché questa definizione nega che a scatenare le reazioni siano le sostanze chimiche.