14 febbraio 2005 – Effetti delle profumazioni sulla salute di bambini, adulti, animali e sull’ambiente.
Campagna di informazione realizzata in occasione della Giornata per la Consapevolezza della Sensibilità Chimica Multipla
Il Consumatore suppone che i prodotti d’uso comune siano adeguatamente testati e sicuri, ma ogni anno migliaia di nuove sostanze chimiche raggiungono il mercato, senza dati pubblici disponibili sulle norme di sicurezza. Nei prodotti personali per la toelette ci sono più di 4.000 fragranze diverse in uso e meno della metà sono state testate per effetti acuti e orali e per la sensibilizzazione e le allergie della pelle, mentre dovrebbero essere testate anche per gli effetti respiratori, neurologici e sistemici a lungo termine. Inoltre i test sono eseguiti sulle singole materie prime e non riflettono le condizioni d’impiego reale che vedono la miscela di più sostanze chimiche con un effetto tossico incrociato (sinergico). La maggior parte delle persone non è consapevole di quello che c’è realmente in questi prodotti, perché le formule dei composti sono considerate segreti commerciali. Il profumiere gode dello status di “Mestiere Segreto” e quindi ai fabbricanti non è richiesto di elencare i loro ingredienti che sono etichettati semplicemente come “fragranza”. I profumi sono considerati la forma più concentrata della fragranza, tuttavia le sostanze profumate si trovano in diversi prodotti come saponi, shampoo, deodoranti, spray per capelli, cosmetici, prodotti di pulizia per la casa e per il bucato, deodoranti dell’aria, prodotti industriali come vernici, collanti e solventi, nei farmaci e anche nel cibo (aromi).
Cosa c’è nei profumi, saponi, detergenti?
Molti ritengono che i prodotti personali con odori piacevoli sono fatti con fiori o estratti di frutti e di erbe. Mentre questo era vero anni fa, oggi questi prodotti sono fatti con composti petrolchimici che creano potenziali problemi per la salute di chi li usa e di chi li annusa.
Gli esempi di sostanze chimiche trovate nelle fragranze di cui si sa che causano cancro e malformazioni alla nascita, tossicità e sensibilizzazione sono: Cloruro di metilene, toluolo, chetone etile metile, cloruro benzile, benzoetanolo, derivati del benzene, aldeidi e altri.
Nel 1999 fu commissionato dall’associazione Environmental Health Network della California un test d’analisi di un profumo popolare, nelle nuove formulazioni in commercio negli anni ΄80 e ΄90, presso il laboratorio Anderson Laboratories, specializzato nelle fragranze. In questo profumo sono stati trovati quarantuno ingredienti “tossici per la pelle, per il tratto respiratorio, per il sistema nervoso e riproduttivo e [in alcuni casi] riconosciuti come cancerogeni”. Di conseguenza The Environmental Health Network (EHN) ha inoltrato alla Food and Drug Administration (l’ente USA per il controllo degli alimenti e dei farmaci) una petizione popolare con più di mille adesioni, affinché prodotti come questo riportassero un’etichetta di avvertimento sulla confezione, in cui si dichiarasse che non tutte le sostanze sono state collaudate interamente per i rischi sulla salute prima dell’immissione sul mercato.
Fonte: http://users.lmi.net/~wilworks/FDApetition/bkgrinfo.htm
Avete un’aria pulita in casa?
I deodoranti per l’aria non rinfrescano affatto l’aria, ma la loro azione è mascherare un odore con un altro. Lo scorso 23 novembre diverse associazioni indipendenti dei consumatori hanno presentato i risultati di una ricerca su questi deodoranti, tra cui spray tradizionali e solidi, diffusori gel, liquidi ed elettrici, candele profumate e incensi. Sono stati rinvenuti composti organici volatili (VOC) inquinanti e cancerogeni, tra cui benzene, stirene, eteri glicolici e aldeidi.
Si è calcolato che le tossine liberate da questi deodoranti in una stanza sono superiori a quelle presenti in una strada trafficata come Corso Buenos Aires a Milano e impongono una cautela soprattutto alle persone più deboli, come bambini, asmatici e donne in gravidanza.
Ci sono pericoli anche per le candele profumate secondo la Enviromental Illness Society of Canada (EISC) perché alcuni tipi di stoppini producono nell’aria PIOMBO e altri inquinanti. Le emissioni della candela possono porre un rischio significativamente più elevato per gli effetti sanitari anche per i VOC (Soventi Organi Volatili), e PAH (Idrocarburi Policiclici Aromatici) che liberano bruciando (fonte: libro di Connie Pitts, Get a wiff of this – Perfumes (fragrances) the Invisibile Chemical Poisons, 2003).
Effetti accertati sulla salute
Le fragranze possono penetrare nel corpo attraverso numerose vie, come l’assorbimento della pelle, l’inspirazione, l’ingestione e la via olfattiva (senso dell’odorato), quindi anche solo la percezione degli odori può rendere malati. Chi sta male per le fragranze riferisce di sintomi come brevità del respiro, vertigini, mal di testa (tra cui emicrania), nausea, dolori muscolari, fatica, difficoltà a concentrarsi, depressione, confusione, perdita dell’appetito e sintomi simili al freddo, dopo l’esposizione a prodotti profumati. La gravità dei sintomi può variare da una lieve irritazione, ad una vera e propria “inabilità” grave.
La dott.ssa Grace Ziem, esperta di medicina ambientale, stima che una persona su 5 stia male per il profumo indossato da altri. I prodotti profumati sono sostanze irritanti respiratorie riconosciute. Le fragranze possono produrre o aggravare i problemi respiratori come l’asma, l’enfisema, la bronchite e le allergie a causa del loro effetto irritante. Secondo l’Institute of Medicine (IOM), le fragranze sono nella stessa categoria del fumo di tabacco nello scatenare e aggravare l’asma nei bambini in età scolare e negli adulti. La stessa National Academy of Sciences, che è una sezione di ricerca del governo Statunitense, ha individuato i prodotti profumati come neurotossici.
Anche gli oli essenziali naturali possono causare irritazione della pelle, fototossicità (pigmentazione e irritazione se esposti direttamente alla luce solare) e sensibilizzazione. Alcuni oli essenziali sono insitamente tossici e dovrebbero essere usati solo per un periodo limitato. Questi comprendono la canfora bianca, la cannella, l’anice, l’eucalipto e altri. Particolare attenzione va fatta nell’uso di oli mentre si assumono farmaci.
L’ambiente inquinato dai profumi
Una gran parte dei prodotti per le pulizie personali e dei detersivi per lavare il bucato che contengono fragranze finiscono nelle acque di scarico. Tuttavia, la maggior parte dei metodi di trattamento per le acque di scarico non filtrano i composti delle fragranze, come il muschio. Queste sostanze arrivano nei fiumi e nelle correnti degli impianti per il trattamento dell’acqua di scolo e alla fine si accumulano negli animali selvatici acquatici e contaminano la catena alimentare.
Le fragranze spesso sono trascurate come fonte d’inquinamento.
Le speranze sono tutte per il progetto R.E.A.C.H.
Le fragranze non hanno una regolamentazione propria, ma sono disciplinate in modo indiretto dalle leggi comunitarie relative ai prodotti cosmetici, oltre che da tutte le norme trasversali inerenti i prodotti chimici. Presto, però, tutto il mondo dell’industria chimica, compreso quello delle fragranze, potrebbe essere rivoluzionato da una direttiva della Commissione Europea denominata R.E.A.C.H. (Registrazione, Valutazione e Approvazione di Sostanze Chimiche). Questa legge europea, che intende regolamentare 30.000 prodotti chimici di largo uso, in particolare le sostanze CMR (cancerogene, mutagene e reprotossiche) e gli inquinanti organici persistenti, ha ricevuto il sostegno delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, ma ha subìto anche un forte ridimensionamento rispetto al progetto originale, che vincolava di più l’industria chimica.
L’obiettivo è di riprendere in esame i composti chimici impiegati attraverso la valutazione approfondita delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche. Proprio gli Stati Uniti, insieme al Canada, sono all’avanguardia nella tutela della salute pubblica dalle fragranze. In questi due paesi, infatti, sono istituite zone libere da essenze profumate negli edifici pubblici, in ristoranti, alberghi, scuole, università, chiese, campi sportivi e palestre, aerolinee, mezzi pubblici, ecc. Ad Halifax, per esempio, i passeggeri sono invitati a salire sull’autobus non profumati e il giornale “Halifax – Chronicle – Herald” ha proibito ai suoi 350 impiegati di usare profumi sul posto di lavoro.
Non è solo buona educazione
Nell’attesa di normative che tutelino realmente la salute dell’utente-consumatore, una riduzione precauzionale di questa dilagante moda dell’perprofumato” è ragionevole, facendo scelte più consapevoli ed informate, privilegiando prodotti non contenenti fragranze o lievemente profumati con fragranze naturali. La stessa Associazione delle Fragranze (Fragrance Association) invita ad utilizzare i prodotti profumati solo in quantità tale da essere percepito in una circonferenza attorno al corpo della lunghezza di un braccio.
Fate una prova
Di recente alcune profumazioni sono state potenziate e si è diffusa la pessima abitudine nei supermercati di mettere i profumatori ambientali. In questo modo può capitare di portare a casa un prosciutto “alla vaniglia” o ortaggi contaminati “al bergamotto”. In questo modo si capisce che le fragranze chimiche, ideate dall’industria proprio per persistere sugli oggetti, rimangono in tracce anche in altri prodotti e persino sugli alimenti. Non si sa nulla sugli effetti sulla salute umana di queste esposizioni quotidiane a basse dosi di sostanze chimiche. E’ possibile che ognuno reagisca a seconda della propria predisposizione personale, ma di sicuro coloro che sono chimicamente sensibili (il 16% della popolazione) hanno delle reazioni organiche comprovabili anche ad esposizioni minime. Coloro che hanno una Sensibilità Chimica Multipla grave (l’1-3% della popolazione) non riescono ad acquistare prodotti in supermercati o negozi che vendono alimenti insieme a detersivi senza avere delle crisi.
Curiosamente sono proprio i parenti dei malati di MCS a lamentarsi di più della persistenza delle fragranze. Usando prodotti privi di profumazioni, infatti, anche le persone sane si riabituano a sentire gli odori perché perdono l’assuefazione dovuta alle continue esposizioni. Diventa così impossibile anche per loro apprezzare il sapore di alimenti “al detersivo”.