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Accoglienza ambulatoriale per il malato di MCS

Memorandum a cura di AMICA – www.infoamica.it

ACCESSO
L’ambulatorio dovrebbe essere accessibile dall’esterno nel modo più immediato possibile, ovvero al piano terra con ingresso indipendente o ai piani superiori tramite scala esterna. Bisogna considerare, infatti, che i malati non possono attraversare reparti di degenza o sale di attesa, generalmente affollate, né attraversare corridoi adiacenti sale operatorie, reparti radiologici o chemioterapici.

POSIZIONE AMBIENTALE
L’ambulatorio dovrebbe essere il più lontano possibile da aree preposte alla raccolta o allo smaltimento dei rifiuti, dalla lavanderia, da laboratori chimici, da sale operatorie, da reparti radiologici o chemioterapici, ma anche da centraline per condizionamento, caldaie da riscaldamento, da cabine elettriche o ripetitori della telefonia mobile. L’ambulatorio dovrebbe avere l’affaccio su un cortile o una strada poco trafficata così da poter arieggiare tra una visita e l’altra, se necessario o almeno nelle prime ore del mattino. Nel caso affacciasse su un giardino, bisogna accertarsi che non vengano usati pesticidi, erbicidi o fitofarmaci chimici. Prima di scegliere le stanze da adibire ad ambulatorio per MCS è opportuno effettuare le misurazioni dei campi elettromagnetici per assicurarsi che siano molto al di sotto della soglia stabilita dalla legge, soprattutto se ci sono fonti elettromagnetiche nelle vicinanze, come elettrodotti, cabine elettriche o ripetitori di telefonia mobile.

INTERNI
Gli interni devono essere realizzati con materiali atossici e inodore, secondo le indicazioni dell’ecologia clinica riguardo la ECU (Unità Ambientali Controllate); pietra, marmo non trattato, maioliche, calce naturale, vetro, acciaio porcellanato, alluminio anodizzato, ecc. Nell’ambulatorio adibito alla odontoiatria o alla chirurgia, è preferibile utilizzare le maioliche di gres naturale non lucidate anche sulle pareti perché non assorbono gli odori e sono più facili da pulire. (www.irisceramiche.it – linea natural).

Il modo più economico e immediato di riadattare una stanza, per un malato di MCS, è rimuovere meccanicamente lo strato superficiale del muro (o uno spessore più consistente se c’è contaminazione da muffa) e applicare un nuovo intonaco (per esempio Intocivile 0,8 naturale di T.C.S. Tecnologie, in vendita a Roma presso IMAR tel 06-77591764) e una tinta a base di calce naturale (Storical CL90 sempre di T.C.S. Tecnologie). L’ideale sarebbe utilizzare una stanza precedentemente adibita ad attività amministrative o al limite a visite ambulatoriali che non comportassero l’uso di molti disinfettanti e biocidi.

MOBILI
E’ opportuno ridurre i mobili all’essenziale per evitare le contaminazioni. Dovrebbero essere di vetro, ferro, acciaio non trattato, alluminio, plexiglas o plastica molto rigida e inodore (esistono, per esempio, all’IKEA sedie di plastica tollerabile e tavoli e scaffalature in vetro e acciaio molto economici che sono un buon compromesso). In tutti i mobili non devono essere presenti parti in gomma nera con il classico odore della vulcanizzazione e parti trattate con silicone e oli minerali.

INFISSI
Dovrebbero essere in alluminio anodizzato con guarnizioni di plastica dura, più inodore rispetto alle guarnizioni morbide. Non va usato silicone.

PULIZIE
L’ideale sarebbe usare un macchinario a vapore con tubi e caldaia in acciaio senza parti in plastica (per esempio Biotron Aspiratore ad acqua e vaporizzatore distribuito in tutta Italia. Rivenditore per il Lazio Sig. Pellegrini tel 0773 938100) oppure acqua e bicarbonato e, se serve disinfettare, perossido di idrogeno successivamente sciacquato con acqua e bicarbonato. Tutti gli utensili, come scope, stracci e panni vari devono essere usati solo nell’ambulatorio per MCS.

POLITICHE DI ACCESSO
Non si può consentire l’accesso all’ambulatorio per MCS a chi indossa profumi, lacche per capelli o tracce di fumo di sigaretta o profumatori di auto o ambientali. La soluzione più idonea sarebbe avere un vestibolo di preingresso o uno spogliatoio accanto all’ambulatorio dove il personale sanitario possa cambiarsi il camice che usa generalmente nell’ospedale e indossarne uno “per MCS” di cotone, lavato solo con acqua e bicarbonato o acqua e detersivo senza profumi (Ulrich). Si potrebbe semplicemente predisporre un kit contenente camice, guanti, tubi dell’ossigeno senza lattice e senza ftalati (per esempio Tygon), mascherina per l’ossigeno di ceramica facilmente riutilizzabili con un lavaggio con i saponi adeguati. Se serve toccare il malato si possono indossare guanti in vinile senza polvere (come quelli venduti da www.purenature.de) o guanti in cotone (in vendita in merceria o da www.purenature.de); quelli della farmacia non sono adatti perché trattati con polvere biocidi.

PURIFICAZIONE DELL’ARIA
Si deve usare un purificatore idoneo a malati di MCS, ICLEEN HEPA con filtro ai carboni attivi e griglia metallica con parti in gomma inferiori al 4% in vendita da www.purenature.de o www.safa.it. L’aria condizionata va bene solo se non è quella centralizzata ovvero se si usa localmente un apparecchio totalmente in metallo con una manutenzione costante per prevenire la formazione di polveri e muffe.

ILLUMINAZIONE
La luce deve essere a incandescenza e assolutamente non fluorescente, ma è importante che ci siano delle finestre perché alcuni malati elettrosensibili non la tollerano del tutto.

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