Our Toxic Times, luglio 2008 www.ciin.org
Articolo originale da Red Orbit News, 7 giugno 2008-06-30
traduzione di Francesca Romana Orlando per A.M.I.C.A.
Con l’aumento vertiginoso dei casi di autismo e nessuna terapia disponibile, i dottori del Children’s Institute di Pittsburg stanno progettando un nuovo approccio alla misteriosa malattia, ospitando i giovani pazienti per una semestre in una “stanza pulita” libera da inquinanti nel tentativo di disintossicarli.
Non è stata scoperta alcuna causa dell’autismo e si dibatte sulle due ipotesi del disturbo genetico o del disturbo dello sviluppo cerebrale causato da fattori ambientali comprese, le sostanze chimiche nell’aria e nel cibo. Basandosi sulle teorie terapeutiche per l’autismo più diffuse su internet, il progetto di una “stanza pulita” pediatrica sarebbe il primo del suo genere in un ospedale americano di primo piano.
Scott Faber, pediatra del Children’s Institute, che ha diverse centinaia di pazienti autistici con una lista di attesa di sei mesi è tra coloro che credono nelle cause tossiche della malattia e l’Istituto lo sta sostenendo con un test da diversi milioni di dollari.
Secondo il progetto – sviluppato con l’aiuto dell’Università di Duquesne – i pazienti autistici dovranno vivere per più di sei mesi in una stanza tenuta il più libera possibile da sostanze chimiche pericolose e da inquinanti, usando sistemi speciali di filtraggio dell’aria, luci ultraviolette e chiusure d’aria alle porte.
I mobili, le vernici, i giocattoli e i pavimenti saranno progettati con sostanze atossiche, mentre il cibo, gli abiti e l’acqua saranno biologici e puliti. I dottori cercheranno di liberare i pazienti dalle tossine e di potenziare il loro sistema immunitario attraverso sistemi naturali come gli integratori nutrizionali e delle modifiche nell’alimentazione.
Fondamentalmente si tratta di premere il pulsante “reset” nel corpo del bambino nella speranza che i sintomi dell’autismo spariscano. “Vogliamo far vivere i bambini in questo ambiente meraviglioso dove non sono esposti a nulla che abbia a che fare con la rivoluzione industriale e ci chiediamo, se il bambino espelle le sostanze chimiche e i metalli pesanti, inizierà a stare meglio?”, ha dichiarato il dott. Faber.