Carenza di vitamina D nei casi gravi
Uno studio dei Professori Giancarlo Isaia ed Enzo Medico dell’Università degli Studi di Torino ha evidenziato che la carenza di vitamina D sembra correlata ad un rischio maggiore di contrarre il Coronavirus e, in caso di contagio, di sviluppare una forma più grave della malattia.
Sarebbero oltre 300 le ricerche che mostrano una correlazione tra la carenza di vitamina D e il rischio di contrarre l’infezione da Covid-19, di ricovero e di mortalità.
Una buona prevenzione
L’integrazione con vitamina D, dunque, potrebbe essere una strategia vincente per la prevenzione e per la riduzione del rischio di malattia.
Un appello di 61 professori, ricercatori e medici italiani rivolto al Ministero e alle istituzioni competenti chiede di somministrare alle categorie più a rischio per il Coronavirus la vitamina D in via preventiva.
Intanto il Primo Ministro Boris Johnson ha deciso di fornire gratuitamente a 2 milioni di cittadini del Regno Unito la vitamina D, seguendo le indicazioni delle raccomandazioni della British Dietetic Association.
Fonti:
Foto di Pete Linforth da Pixabay