Sulla base delle più recenti scoperte scientifiche, il Centro per il Controllo delle Malattie della Columbia Britannica, in Canada, raccomanda agli uomini di di limitare l’uso del cellulare e di tenerlo lontano dalla zona dei genitali. Il rapporto dal titolo “Un manuale sulla radiofrequenza per Medici di Salute Ambientale”, pubblicato da questo ente pubblico per la sicurezza sanitaria il 7 marzo 2013, presenta evidenze scientifiche in base alle quali l’esposizione dei testicoli alle radiazioni del cellulare è associato ad una ridotta conta, motilità e concentrazione spermatica e ad un’alterazione della struttura cellulare. In particolare il Centro per il Controllo delle Malattie riferisce che “gli studi epidemiologici su uomini con infertilità sono unanimi nel dimostrare la diminuzione della motilità spermatica associata all’aumento dell’uso dei cellulari” e “gli effetti biologici sulla motilità spermatica associata all’esposizione a radiofrequenza”.
Stante la necessità di comprendere come questo rischio venga causato dall’esposizione a radiofrequenza di micro-onde, il gruppo che ha prodotto questo rapporto ha osservato che “lo stress ossidativo sembra essere il meccanismo più plausibile dell’induzione di danno spermatico indotta da radiofrequenza. Il meccanismo attraverso il quale lo stress è causato lo stress ossidativo è l’aumento di specie reattive all’ossigeno (ROS) ed è stato dimostrato che la diminuzione di antiossidanti è presente in patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e quello di Alzheimer.”
Questa posizione del Centro per il Controllo delle Malattie si unisce a quella di moltissimi esperti internazionali che sostengono quanti rischi per la salute siano associati alluso prolungato di dispositive a radiofrequenza, soprattutto cellulari, i-pads, Wi-Fi e telefoni cordless.
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso una posizione importante nel 2011 classificando la radiofrequenza come “possibile cancerogeno per la salute umana”.
A.M.I.C.A. ha avuto un impegno costante negli ultimi anni nel fare divulgazione riguardo questi rischi che riguardano, come visto, non solo l’aumento di tumori, ma anche di patologie neurodegenerative e problemi di infertilità e invecchiamento precoce, tutti problemi associati all’aumento dello stress ossidativo. Va anche ribadito che questi rischi sono osservati anche per esposizioni entro i limiti di legge e, per questo motivo, A.M.I.C.A. propone un abbassamento dei limiti di legge come proposto da importanti associazioni di scienziati indipendenti come la Commissione Internazionale per la Sicurezza dei Campi Elettromagnetici (ICEMS) o il Gruppo Bioinitiative.
Per maggiori informazioni sui rischi legati ai campi elettromagnetici:
Si può leggere lo studio completo in pdf a questo link: