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I bimbi europei “pagano il prezzo” per l’attuale uso dei pesticidi

Comunicato di PAN – Bruxelles, 7 marzo 2007

www.pam-europe.info/press.releases/070307.htm

L’aumento dei disturbi mentali e comportamentali potrebbe essere rallentato da una legislazione europea più stringente secondo il Professore Aggiunto Philippe Grandjean della Scuola di Salute Pubblica di Harvard, il quale oggi dichiara al Parlamento Europeo che, quando il feto è esposto nell’utero a sostanze chimiche pericolose, è il cervello a risentirne di più. La sua recente ricerca rivela “un’epidemia” silenziosa di problemi neurologici dello sviluppo nei bambini. Il Prof. Grandjean ha dichiarato: “I bambini hanno una sola possibilità di sviluppare un cervello, ma gli attuali test di sicurezza europei non sono adeguati a proteggere lo sviluppo del cervello del feto” (2).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che, poiché il loro corpo si sta ancora sviluppando, i feti, i neonati e i bambini possono essere più vulnerabili degli adulti ai composti tossici e, perciò, hanno bisogno di un’azione adeguata a proteggere la loro salute. Il Dott. Roberto Bertollini, Direttore del Programma Speciale su Salute e Ambiente dell’OMS spiegherà all’incontro che, quando i legislatori stabiliscono il limite di un certo pesticida che può essere consumato quotidianamente “in sicurezza”, devono prendere adeguatamente in considerazione le esigenze speciali dei bambini. Questi sono regolarmente esposti a livelli di pesticidi residuali nel cibo che superano la soglia di sicurezza e a “cocktail” di diversi pesticidi. Mentre sono regolati in Europa i residui di pesticidi nel cibo per neonati, attualmente non c’è alcuna protezione per i bambini che mangiano del cibo normale (2).

Recentemente è stata inoltrata una revisione della Direttiva Europea sull’autorizzazione dei pesticidi (91/414/EEC) così come una proposta di una nuova Direttiva per controllare l’uso di pesticidi. Le proposte sono ora in discussione al Parlamento Europeo, ma sembra che le preoccupazioni per la particolare sensibilità dei bambini siano assenti dal dibattito politico (3).

“I casi di disturbi comportamentali e mentali e quelli di cancro nei bambini europei stanno aumentando. Riteniamo che le revisioni proposte dei processi di autorizzazione offrano un’importante opportunità di aiutare a proteggere la salute sia dei bambini sia di altri gruppi vulnerabili”, ha dichiarato Genon Jensen, Direttore Esecutivo dell’Alleanza Salute e Ambiente (HEAL), tra gli sponsor dell’incontro e della relazione finale.

Sofia Porente della Rete d’Azione sui Pesticidi (PAN) –Europa, che è autrice del rapporto, dice: “Vorremmo vedere che i criteri “basati sul pericolo” escludessero i pesticidi più pericolosi, ovvero quelli responsabili di tumori, di mutazioni genetiche, di disturbi riproduttivi e dei danni al sistema endocrino, e che si arrivasse alla sostituzione dei pesticidi neurotossici. Comunque, il livello di esposizione scenderà solo se l’agricoltura europea riduce la sua dipendenza dei pesticidi attraverso sistemi di basso impatto e di agricoltura biologica.”

Entrambi i gruppi temono che, sebbene la comunità scientifica sia oggi consapevole dell’inadeguatezza delle attuali valutazioni di rischio dei pesticidi, la Commissione Europea non sembra voler usare le nuove informazioni scientifiche nel processo di approvazione. Solo in Danimarca, dove insegna il Prof. Grandjean, e in pochi altri paesi i governi hanno agito prontamente per restringere le procedure di approvazione dei pesticidi.

Contatti:
Genon K. Jensen
Direttore Esecutivo
Health & Environment Alliance (HEAL)
Z8 Boulevard Charlemagne, B-1000 Bruxelles
genon@env-health.org
www.env-health.org

Sofia Parente
Pesticides Action Network Europe
Sofia-paneurope@pan-uk.org
www.pan-europe.info

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