Tra le numerose fonti di esposizione elettromagnetica, i radar rappresentano quelle tra le più pericolose per la salute e anche tra le più studiate. In Italia vi sono diverse popolazioni esposte a questo rischio. In Sardegna, per esempio, il Procuratore della Repubblica ha avviato delle indagini per verificare se i radar del poligono di Quirra, vicino Cagliari, possano essere responsabili dell’aumento di patologie tumorali nella zona.
A Potenza Picena, in provincia di Macerata, vi è un radar militare che è sospettato di essere la causa di un aumento di patologie nella zona. Alcuni anni fa un’indagine epidemiologica (fonte A.D.E.R.) ha registrato, infatti, nella zona un numero record di tumori, ictus, infarti, ischemie, convulsioni senza febbre e nascite di bambini con patologie congenite con un’incidenza decine di volte superiore alla media nazionale. Attualmente la popolazione di Potenza Picena viene irradiata ogni 10 secondi, inconsapevolmente, da un impulso elettromagnetico di elevatissima potenza di tipo pulsato che è quello più pericoloso per l’uomo. Alcuni ricercatori stanno analizzando i possibili effetti biologici di questa esposizione, ma nel frattempo le fonti di rischio aumentano: non solo sono state concesse le autorizzazioni per nuove installazioni di ripetizione della telefonia cellular,e ma è prevista anche la sostituzione imminente dell’attuale radar RAT31-SL con il nuovo RAT31-DL, per liberare alcune frequenze che saranno usate dalla rete di Internet senza fili con tecnologia wi-max. L’Associazione Città Prestata, che opera nella zona, ha espresso forte preoccupazione (Fonte: http://cittaprestata.it/).
Per saperne di più sui rischi legati ai radar è possibile visionare l’inchiesta di Rai News 24.