Fonte: On. Oreste Rossi http://www.oresterossi.it/modules/news/article.php?storyid=3476
Il riconoscimento della sensibilità chimica multipla e dell’ipersensibilità elettromagnetica nella Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (CIM) è una battaglia che condivido e supporto con forza fin dall’inizio del mio mandato parlamentare.
Ho presentato una dichiarazione scritta ad hoc per ottenere il riconoscimento della MCS come malattia a tutti gli effetti, e sostengo in commissione salute del Parlamento europeo tutte le iniziative volte a dare voce e dignità a tutti i malati di questa sindrome.
La battaglia fondamentale è quella di vederla riconosciuta come malattia in tutti gli stati membri, eliminando la fastidiosa ed ingiusta discriminazione attuale, che vede malati di seria A nei paesi ove la MCS è riconosciuta e malati di serie B negli stati ove questo passo non è stato ancora compiuto.
Dispiace ancora di più il fatto che la MCS non sia riconosciuta in Italia, ovvero identificata da codice sanitario drg, poiché questo rende la situazione dei malati di Sensibilità Chimica Multipla veramente insostenibile e drammatica. Alcuni consigli regionali (Toscana, Emilia – Romagna e Abruzzo) l’hanno inserita nell’elenco regionale delle malattie rare, garantendone l’esenzione dalla spesa sanitaria ma senza un riconoscimento del Ministero della Salute, i riconoscimenti regionali sono praticamente contenitori vuoti poiché senza risorse finanziarie nazionali. Questo compito spetta alla prevista Commissione LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che integrerebbe alle Regioni i fondi necessari.
I malati nel nostro paese non possono quindi rivolgersi ad alcuna struttura medica in caso di necessità, nemmeno al Pronto Soccorso, dove la mancanza di ambienti adeguati e di competenze specifiche del personale medico comportano un rischio gravissimo per il paziente. I malati gravissimi, spesso faticano a ottenere una completa invalidità nonostante le serie patologie di cui soffrono, oltre a non avere alcuna possibilità di poter usufruire delle cure necessarie secondo i protocolli internazionali.
Bisogna riflettere sul fatto che la sopravvivenza del malato MCS, di fatto un cittadino senza cittadinanza, grava esclusivamente dal punto di vista economico sui malati e le famiglie, quando si ha la fortuna di questo riferimento.
La MCS comporta una situazione di completa privazione della propria libertà ed autonomia personale che in molti casi a un forte isolamento socio-relazionale e ad una accentuata mancanza di rapporti con l’esterno, con gli amici e con i propri cari. Uffici pubblici, ospedali, studi medici, supermercati diventano barriere chimiche insormontabili per le profumazioni ambientali chimiche ed i prodotti chimici in genere.
E’ importante conoscere la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) che è una sindrome immuno-tossica infiammatoria attraverso la quale si perde per sempre la capacità di tollerare gli agenti chimici. E’ una sindrome multisistemica di intolleranza ambientale totale alle sostanze chimiche, che può colpire vari apparati ed organi del corpo umano:
Il corpo cede e non tollera più qualsiasi piccola traccia di sostanze di sintesi nell’ambiente, come insetticidi, pesticidi, disinfettanti, detersivi, profumi, deodoranti personali o per la casa, vernici, solventi, colle e prodotti catramosi, preservanti del legno (es.antitarlo), materiali dell’edilizia, carta stampata, inchiostri, scarichi delle auto, fumi di stufe, camini, barbecue, prodotti plastici, farmaci, anestetici, formaldeide nel mobilio, tessuti e stoffe soprattutto nuove, quindi tutto ciò che è di derivazione petrolchimica.
La MCS colpisce “tra 1,5 e il 3% della popolazione” (studio Heuser 1998 USA), ed è causa di moltissime patologie disabilitanti che interessano vari sistemi fisiologici: sistema renale; gli apparati respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, tegumentario; sistema neurologico; sistema muscolo scheletrico ed endocrino-immunitario.
Può colpire chiunque a qualsiasi età e classe sociale, è irreversibile, progressiva e non esiste, al momento, una cura per il ritorno allo stato originario di tolleranza
Quello che maggiormente è preoccupante, è il fatto che la Sensibilità Chimica Multipla è una delle malattie più gravi conosciute al mondo perché implica una invalidità totale che porta all’isolamento fisico e impedisce qualsiasi forma di vita sociale.
La MCS è studiata negli Stati Uniti dall’inizio degli anni’50. Ammontano a 365 gli studi internazionali (7 italiani) sulla Sensibilità Chimica Multipla. Moltissimi altri studi sono all’interno di ricerche multi-disciplinari. Nel 1999 un Consenso Internazionale basato su uno studio multidisciplinare e sottoscritto da 89 clinici e ricercatori, di varie specializzazioni e con vasta esperienza nel campo, ne ha definito i criteri diagnostici
La MCS è riconosciuta dall’Agenzia Americana per la Protezione Ambientale (EPA- Environmental Protection Agency), dalle leggi per la disabilità (ADA – American Disability Act) e dal Dipartimento dello Sviluppo Urbano e dell’Abitazione. Oltre un centinaio di agenzie ed enti governativi federali statunitensi riconoscono l’MCS.
E’ riconosciuta, in Canada, in Germania è stata inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ICI-10, sotto il codice T 78.4, “allergia non specificata”.
E’ giunto il momento che anche il governo italiano e il ministro della Salute portino a compimento i passaggi necessari per dare voce a tanti malati, per dar loro dignità e soprattutto pari accesso a cure mediche indispensabili delle quali hanno pieno diritto come cittadini europei.
On. Oreste Rossi – parlamentare europeo