Jenny Stejskal, Università della Salute di Linkoeping, Svezia
Vera DM Stejskal, Dipartimento di Chimica Clinica, Ospedale Danderyd e Istituto Karolinska, Stoccolma, Svezia
Corrispondenza:
Vera Stejskal, professore associato di Immunologia
Dipartimento di Chimica Clinica, Ospedale Danderyd
182 88 Danderyd, Svezia
tel. 0046 8 7552315; fa 0046 8 7550464
Neuroendocrinology Letters 1999; 20:351-364
Abstract
La letteratura scientifica attualmente disponibile indica un rischio di patologie autoimmunitarie nell’uomo, indotte da metalli. Le patologie da metalli potrebbero essere dovute a meccanismi tossici o allergici dove entrambi possono avere un ruolo. I fattori principali decisivi nelle patologie indotte da metalli sono le esposizioni e la predisposizione genetica che determinano la capacità individuale di disintossicazione e la sensibilità verso i metalli. Questo articolo fa una revisione dei possibili meccanismi che possono avere un ruolo nelle patologie autoimmunitarie indotte da metalli, con una particolare attenzione alla Sclerosi Multipla, all’Artrite Reumatoide e alla Sclerosi Laterale Amiotrofica.Abbiamo trattato anche il ruolo dei cambiamenti indotti dall’infiammazione nell’asse ipotalamico-pituitario-adrenalinico come possibile spiegazione della stanchezza, della depressione e degli altri sintomi psicosomatici osservati in queste patologie. Poiché la sensibilizzazione indotta da metalli potrebbe essere indotta da esposizioni croniche a basse dosi, l’approccio tossicologico convenzionale, che confronta le concentrazioni dei metalli nelle autopsie dei cervelli, nelle biopsie di organi e nei fluidi corporei di pazienti e di casi sani nei gruppi di controllo, potrebbe non fornire risposte sulla correlazione tra metalli e patologie. A questo scopo sono preferibili studi longitudinali di pazienti sensibili a metalli rispetto agli studi tradizionali su casi e gruppi di controllo.
Articolo completo in inglese: http://www.melisa.org/pdf/Mercury-and-autoimmunity.pdf