Dato che le otturazioni in amalgama contengono mercurio vanno considerate un fattore di rischio, anche se la medicina delle istituzioni non riconosce la tossicità di questo materiale.
Alcuni test fondamentali, come il test della saliva o il test di trasformazione dei linfociti (LTT) si possono fare inviando i campioni in Germania. Sul sito di AMICA c’è l’ELENCO DEI LABORATORI che fanno questi test. Si consiglia di comunicare in inglese se non si conosce il tedesco.
Per quanto riguarda le rimozioni sicure dell’amalgama sul nostro sito c’è un ELENCO DI DENTISTI consigliati da altri malati, ma AMICA si raccomanda sempre di verificare che adottino il protocollo di rimozione protetta ovvero:
- la cosa più importante è che l’amalgama non va mai toccata, bisogna disincastonarla intera trapanando il dente intorno e facendo raffreddare il campo operatorio per evitare la vaporizzazione di mercurio;
- aspirazione forte del campo operatorio del tipo Clean-up;
- diga in gomma specifica per i vapori di mercurio;
- fornitura di ossigeno o di aria pulita con naselli;
- purificazione della stanza dove si effettua la rimozione;
- copertura degli occhi con cotone imbevuto d’acqua oppure occhialini da piscina.
La mancanza di anche solo uno di questi punti della rimozione protetta può scatenare gravi reazioni in soggetti sensibili. Le reazioni avverse possono essere lievi e temporanee o anche molto serie e permanenti nei soggetti più sensibili.
All’associazione AMICA diversi pazienti hanno riferito di essersi ammalati di Sensibilità Chimica Multipla e di Elettrosensibilità subito dopo la rimozione “solo parzialmente” protetta dell’amalgama. Si consiglia per questo di interrogare a fondo il dentista prima di procedere con la rimozione delle otturazioni di amalgama.
Pazienti ipersensibili, che hanno un’intossicazione all’amalgama, possono reagire in modo molto serio anche solo entrando in uno studio odontoiatrico dove vengono rimosse le otturazioni in amalgama. Per questo gli studi odontoiatrici più preparati assegnano alla rimozione dell’amalgama una stanza specifica che è dotata di sistemi di purifiazione dell’aria speciali e di trattamento delle acque. In questo modo i pazienti sensibili all’amalgama possono essere trattati per la ricostruzione protesica in stanze sicuramente prive di contaminazione da mercurio. Studi che hanno questa accortezza sono la clinica Sorriso e Salute di Chioggia e lo studio del Dott. Nicola Illuzzi di Roma.
Errori da evitare
Tanti pazienti ritengono che, dopo la corretta rimozione dell’amalgama dentale, sia opportuno fare una chelazione o prendere integratori di antiossidanti o alghe “chelanti”. Il prof. Max Daunderer, che ha scritto tre volumi universitari sulla tossicità dell’amalgama dentale sulla base della sua esperienza clinica su 2500 pazienti avvelenati mette in guardia dalle terapie sbagliate.
Secondo il Prof. Daunderer queste sono “terapie senza senso” per i pazienti avvelenati da amlagama:
- glutatione
- vitamine
- clorella
- mercurio omeopatico
- elettroagopuntura
- EDTA.
Se desidera approfondire l’argomento della tossicità dei metalli odontoiatrici, si consiglia la lettura di questi libri tradotti da AMICA:
- il libro del Prof. Max Daunderer dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera, intitolato “Amalgama”;
- il libro del Prof. Max Daunderer dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera, intitolato “Il ruolo dell’amalgama nell’Elettrosensibilità”
- il libro del Dott. Ottaviano Tapparo della Clinica Natrail di Monaco di Baviera “Odontoiatria e Immunotossicologia”.
Invece di sperimentare terapie farmacologiche e integratori, il Prof. Daunderer consiglia di fare una rimozione chirurgica dei depositi di tossine dell’amalgama che generalmente si trovano nell’osso mascellare e mandibolare. I video di Report spiegano bene il suo punto di vista e descrive alcuni casi di guarigione da malattie molto gravi.
Sul CANALE YOUTUBE di AMICA ci sono molte interviste a dentisti esperti di odontoiatria e immunotossicologia.
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