Prof. Max Daunderer
American Journal of Probiotic Dentistry and Medicine
Gennaio – Marzo 1991
Traduzione a cura di A.M.I.C.A.
Sommario: le amalgame dentali causano danni neurologici e immunitari. Ne sono responsabili, oltre al mercurio, anche l’argento, il rame e lo stagno. I batteri nella bocca convertono i sali organici in composti organici altamente tossici. Gli effetti tossici si possono riconoscere attraverso la misurazione della saliva prima e dopo (la rimozione dell’amalgama) con il cosiddetto test del chewing-gum, che può causare valori di abrasione da 10 fino a 100.000 volte più alti del normale. Alti valori di abrasione sono correlati ad alti valori nel test di mobilizzazione (delle tossine) con l’antidoto DMPS. Solo dopo il risanamento dell’amalgama e la disintossicazione migliora il danno agli organi. E’ stato scoperto che un’alta concentrazione corrisponde a sintomi psichiatrici, mentre basse concentrazioni sono correlate a sintomi allergici. Persino dopo la messa fuori legge dell’amalgama i dentisti e il personale (del settore odontoiatrico) sarebbero sottoposti ugualmente a grande rischio. Questo rapporto descrive i risultati e le procedure terapeutiche di una clinica che ha trattato 2.500 pazienti con oltre 15.000 valori di misurazione. Sono consigliate specifiche procedure di disintossicazione.
I medici così come i dentisti si stanno rendendo conto sempre di più che le otturazioni in amalgama dentale sono molto più pericolose di quanto si ritenesse comunemente in passato. Dopo il posizionamento nella bocca, queste otturazioni non solo rilasciano grandi quantità di metalli pesanti per diverse settimane, ma durante la masticazione forte o bevendo dei liquidi caldi e/o acidi, le stesse sono responsabili del rilascio di una quantità di mercurio 100.000 volte maggiore di quello legalmente consentito nell’acqua potabile. Per esempio, nel caso di un ragazzo di ventinove anni, è stato misurato il rilascio nel corpo attraverso la saliva di 740 mcg di argento e di 450 mcg di stagno. I batteri della bocca sono responsabili della trasformazione del mercurio e dello stagno nelle forme organiche altamente tossiche (metilmercurio e stagno organico) che si accumulano nel cervello e nel sistema immunitario. Peraltro, la maggiore quantità di mercurio (80%) è assorbita nella forma gassosa dai polmoni.
Test del chewing-gum
Poichè molti dentisti ancora sostengono che le buone otturazioni in amalgama non rilasciano metalli tossici, i test seguenti rivelano se abbiamo a che fare con dell’amalgama di qualità inferiore:
- Non fate masticare il paziente per almeno 2 ore.
- Prendete un campione di urina (100 millimetri).
- Raccogliete 5 ml di saliva.
- Fate masticare il paziente intensamente una gomma senza zucchero sulle amalgame e raccogliete 5 ml di saliva in un secondo contenitore.
Testate in un laboratorio speciale il mercurio, lo stagno e possibilmente anche l’argento e il rame (un laboratorio competente in Germania è tel. 0049.421.349.640). Le otturazioni in amalgama sono considerate di qualità inferiore quando la masticazione del chewing-gum produce un rilascio di oltre 5mcg di mercurio o di stagno nella saliva, o quando i livelli nella saliva prima della masticazione del chewing-gum sono più bassi di quelli riscontrati nelle urine. Senza sottoporre le amalgame a stress, i valori della saliva sono quasi uguali a quelli nel sangue, poiché la saliva è un liquido filtrato dal siero. La concentrazione è all’incirca simile a quella del siero.
Tossicità
Le amalgame dentali contengono il 53% di mercurio, circa il 20% di argento, il 16% di stagno e il 12% di rame. Il mercurio e lo stagno organico sono trasformati dai batteri orali in composti organici estremamente tossici, che possono danneggiare i sistema nervoso seriamente poiché entrambi i composti si dissolvono e si accumulano nel grasso. Negli avvelenamenti da amalgama l’80% del mercurio organico viene espulso con il DMPS. Lo stagno organico è approssimativamente 100 volte più neuro-tossico del mercurio, dal quale non ci sono altre differenze. Le amalgame moderne rilasciano più stagno, quelle vecchie più mercurio. Il rame amplifica i danni ai reni e al fegato. I metalli accumulati nel corpo possono essere rimossi dal sistema nervoso attraverso un antidoto.
Test di mobilizzazione con DMPS
Disponibile in URSS sin dal 1957, il DMPS è un antidoto efficace negli avvelenamenti da mercurio-stagno-rame causati dall’amalgama. Il dimercato-propano sulfonato (DMPS) è un agente chelante con la capacità di trasportare gli ioni metallici e di eliminarli dal corpo attraverso i reni. Comunque, l’uso ripetuto può causare un’allergia spiacevole, perciò la sostanza dovrebbe essere usata meno frequentemente possibile. Sono consigliati i test seguenti:
1. Prime urine (100ml) in uno speciale contenitore per il trasporto.
2. Adulti: la dose suggerita è di 3 mg di DMPS per chilo di peso corporeo, introdotto lentamente per endovena (disponibile in Germania in farmacia tel. 089 220069).I bambini ricevono 10 mg di DMPS (una preparazione commerciale denominata Dimeval per Kg di peso corporeo) a stomaco vuoto (niente cibo nelle 12 ore precedenti).
3. Si prendono poi circa 150 ml d’acqua, tè, ecc.
4. Gli adulti devono fornire 100 ml di urine (II) dopo circa 45 minuti; i bambini invece dopo 120 minuti da mettere in un contenitore speciale per il trasporto.
La misurazione è approssimativa poiché i metalli, a causa dell’antidoto, sono espulsi a livelli diversi di intensità e nella seguente successione: zinco, rame, mercurio, stagno.
L’argento non è espulso. Nella intossicazione cronica da amalgama ci sarà ancora un deposito di rame. Per liberarsi da tali depositi serve più antidoto, causando una minore espulsione di mercurio. Il test successivo delle urine offre la migliore informazione riguardo la percentuale di espulsione. Il livello di eliminazione in questo caso riflette esattamente la gravità della intossicazione cronica. Poiché il rame, come antidoto dello zinco, tende a produrne delle carenze, si osservano sintomi da carenza di zinco come perdita di capelli, sterilità, ecc.
Nelle prime urine si misura lo zinco, nelle seconde il mercurio, il rame e lo stagno (gli speciali contenitori si possono richiedere al laboratorio in Germania tel. 0049.421.349620).
Ad oggi abbiamo trattato oltre 6.000 pazienti ma non abbiamo mai osservato alcuna seria complicazione dopo l’iniezione. Quasi tutti i pazienti erano contenti dei loro progressi prodotti dal programma di disintossicazione, sebbene i danni neurologici più gravi miglioravano solo molto gradualmente. I pazienti con sistema immunitario debole, cioè con delle carenze di zinco, ricevevano10 ml di zinco (Unizink) per endovena. I casi gravi di avvelenamento richiedevano un test del DMPS ogni 6-12 settimane. Circa metà dei pazienti ne avevano bisogno ogni 6 mesi.
Pubblicato con il permesso dell’autore.