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Perché sono stati chiamati quasi solo medici del lavoro a giudicare la Sensibilità Chimica Multipla?

L’Interpellanza Parlamentare dell’On. Giorno Jannone è ancora senza risposta

Il Vice Ministro della Lavoro, della Salute alla Salute con delega alla Salute Ferruccio Fazio ancora non ha risposto alle domande presentate dallOn. Giorgio Jannone il 2 aprile 2009 in merito ai lavori del Gruppo di Lavoro Inter-Regionale istituto dall’Istituto Superiore di Sanità per valutare il riconoscimeto della MCS, che poi non è avvenuto.

Nell’Interpellanza 2/00353 Jannone scrive: “Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

già nei mesi scorsi, in Parlamento, si è parlato di Sensibilità Chimica Multipla (MCS). Chi ne viene colpito diventa allergico alla maggior parte delle sostanze chimiche presenti in un’ambiente, sia chiuso che aperto; nei casi più gravi, si arriva alla lesione degli organi interni del soggetto, lesione causata causati dalle esposizioni a sostanze chimiche; 

il campo di studi sulla MCS è ancora scarno, anche se di recente, l’INAIL di Caltanissetta ha prodotto un rapporto sulla MCS, individuandone la cause nella stessa capacità di metabolizzazione delle sostanze chimiche, spesso per motivi genetici;

tale patologia è stata riconosciuta in USA, Canada, Australia e Giappone. In Europa, dal 1998, la MCS è inserita nell’aggiornamento tedesco dell’International Code of Disease (IDC l0-GM) ed è classificata nell’elenco delle invalidità motorie del Ministro del Welfare Tedesco (perché i malati non possono muoversi autonomamente, entrare nei negozi, negli uffici pubblici, eccetera), mentre, dal 2005, grazie al lavoro dell’Agenzia per la Protezione Ambientale Europea, la Sensibilità Chimica è entrata a far parte delle patologie emergenti dovute appunto all’esposizione quotidiana ad agenti chimici;

l’istituto Superiore della Sanità ha creato un team conoscitivo sulla malattia, denominato Gruppo di Lavoro Inter-Regionale, che redige ogni anno un documento riguardante lo stato delle conoscenze sulla MCS. Il gruppo è composto prevalentemente da medici del lavoro, cosa alquanto incompatibile con la specificità della malattia, i cui portatori non sono in grado di lavorare o sono addirittura dei bambini;

nonostante i riconoscimenti sanitari internazionali, e nonostante il lavoro del Gruppo di Lavoro Inter-Regionale, in Italia il Consiglio Superiore della Sanità ha espresso un parere negativo al riconoscimento della MCS, a causa della mancanza di un test diagnostico specifico, quando, in realtà, in base agli studi internazionali fatti sulla patologia, si riscontra che essa non dipende da fattori psicologici, bensì genetici e neurologici -:

se il Ministro intenda accertare quali siano state le motivazioni che hanno spinto alla nomina di medici del lavoro, all’interno del Gruppo di Lavoro Inter-Regionale, piuttosto che di esperti di discipline inerenti i danni che la MCS comporta sull’organismo di chi ne è affetto.”

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