Ben English
“The Herold Sun News”, Londra 7/19/2005
Traduzione a cura di AMICA – www.infoamica.it
Uno dei terroristi coinvolti negli attentati di Londra aveva acquistato più di 2.000 dollari di profumi come ingredienti per potenziare le bombe. Tre giorni prima della carneficina, Jermaine Lindsey, di origini giamaicane, ha acquistato dozzine di bottiglie di profumo che gli investigatori ritengono servissero a rendere le bombe più infiammabili. Tra gli altri c’erano le marche di Jean Paul Gaultier, Emporio Armani e Boss, tutti simboli di quelli che gli estremisti islamici considerano la decadenza occidentale. Gli investigatori ritengono che i profumi siano stati usati per massimizzare il numero di vittime negli attacchi. “L’ingrediente attivo in qualsiasi profumo è l’alcol” – dice l’esperto di terrorismo, dott. Andrew Silke – l’effetto è reso più incendiario, come il napalm, piuttosto che più esplosivo. Crea più fuoco e perciò più ustionati.