Un gruppo italiano di ricerca guidato dalla Dott.ssa Cristina Piras dell’Università della Calabria ha appena pubblicato uno studio su pazienti affetti da Fibromialgia (FM) e da Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici o Elettrosensibilità (IEI-EMF) due sindromi sistemiche caratterizzate da un dolore forte e diffuso al sistema muscolo-scheletrico.
Quali sono le cause di queste malattie?
Le cause sono ancora sconosciute, ma sembra che la prossimità a campi elettromagnetici inneschi o amplifichi i sintomi e, quindi, sembra che le due patologie possano essere correlate.
I ricercatori italiani hanno studiato il metaboloma del plasma sanguigno nei soggetti affetti da Fibromialgia ed Elettrosensibilità rispetto ai soggetti sani usando la spettroscopia NMR 1H accoppiata ad analisi statistiche multivariate.
I due gruppi sono stati analizzati a fondo secondo parametri medici e psicologici. Non è stata trovata alcuna differenza significativa tra i pazienti e i controlli riguardo agli aspetti della personalità, al Locus of Control e all’ansia.
Metabolismo alterato
L’analisi statistica multivariata sui metaboliti identificati prodotti dall’analisi NMR ha permesso l’identificazione di un profilo metabolico distinto tra i pazienti con Fibromialgia ed Elettrosensibilità e i soggetti sani. I pazienti mostrano livelli più elevati di glicina e di piroglutammato, di 2-idrossiisocaproato, di colina, glutammina e isoleucina rispetto a soggetti sani.
Si tratta di metaboliti coinvolti in diverse vie metaboliche legate principalmente allo stress ossidativo, ai meccanismi del dolore e al metabolismo muscolare. Si apre così la strada alla comprensione dei meccanismi fisiopatologici di queste patologie.
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Foto di Darko Stojanovic da Pixabay